Ogni mossa di mercato è stata ponderata e finalizzata, ecco perchè il Napoli si ritiene appagato e fiducioso delle operazioni compiute in questa sessione estiva del calcio-mercato. Dei dodici volti nuovi c’è chi è andato a potenziare la prima squadra (Inler su tutti), chi la panchina (Pandev e Fernandez), chi un ruolo non coperto adeguatamente ( Fideleff, Santana, Rosati) e chi è andato a fare esperienza in B ( Bariti al Vicenza). Spetta sempre al campo dare il responso finale, intanto Bigon ha seguito una logica ben precisa nel migliorare l’organico ed assortirlo in vista dei numerosi impegni.
NAPOLI DOUBLE FACE – Ai nasti di partenza si presenterà quindi un Napoli completo in tutti i reparti e con alternative valide per ogni ruolo. E’ la prima volta che succede nella gestione De Laurentiis. Per ogni calciatore esiste un suo omologo: stesse caratteristiche tecniche, stesso modo di giocare, identica posizione in campo. Si è innalzato così anche il livello di competitività interna. Non a caso Mazzarri ha avuto modo di sottolineare che nella prossima stagione non ci saranno più titolarissimi bensì un gruppo di atleti in grado di competere alla pari tra di loro. Ed il termine «emergenza » non dovebbe più comparire dalle parti di Castelvolturno. Persino l’imprevisto dell’infortunio di Britos è stato prontamente tamponato con l’arrivo del giovane Fideleff. Ora il tecnico toscano può allestire due formazioni altrettante competitive tra loro con gli uomini che si ritrova a disposizione ( 25). Andare incontro ai numerosi impegni ( campionato, Champions e Coppa Italia) senza l’ansia di dover rimpiazzare qualcuno, cambiando di ruolo ad un altro. Lo ha dimostrato l’amichevole tra Napoli A e Napoli B disputata al San Paolo davanti a trentamila spettatori. Una sfida tiratissima terminata quattro a due per i titolari (all’epoca non era stato ancora ingaggiato Pandev).
I RICAMBI – Il Napoli è cresciuto soprattutto nella panchina ( che De Laurentiis vorrebbe allargata a tutti i disponibili). Al posto di Iezzo, Cribari, Santacroce, Ruiz, Pazienza, Yebda, Sosa, e Dumitru sono arrivati Rosati, Fernandez, Fideleff, Dzemaili, Donadel, Santana e Pandev, mentre Britos ed Inler rappresentano gli innesti per la prima squadra. Ricambi eccellenti in Pandev, Dzemaili e Fernandez; di resa sicura, per quanto riguarda Santana, Donadel e lo stesso Rosati (degno erede di De Sanctis); di prospettiva, infine, per Fideleff e Chavez (le due scommesse a cui il Napoli non rinuncia mai). Ed infine, da non trascurare i recuperi di Grava e Lucarelli sempre pronti ad offrire il loro contributo in quanto ad esperienza e generosità. Insomma, un organico ben assortito che dovrebbe mettere al riparo da imprevisti il tecnico.
IL TURN OVER – Possibile quindi ipotizzare una rotazione sempre più ampia rispetto alla passata stagione. Mazzarri ha lavorato tanto sui singoli e su ogni reparto, in modo da perfezionare l’intercambiabilità tra i calciatori e far sì che in caso di necessità non ne risenta mai l’equilibrio tattico della squadra. Ed a gennaio, De Laurentiis è pronto ad intervenire ancora sul mercato nel caso ci fosse bisogno di elevare il tasso qualitativo e di personalità in un ruolo piuttosto che in un altro.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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