Il genio e la sregolatezza sono in quel filo azzurro che da Napoli conduce sino a Manchester – sponda City – e la pazza idea di un’estate ancor tutta consumare tra spiagge invitanti e cotte da rimediare è in una missione possibile da costruire sulle dune d’un mercato a cielo aperto. Il trait d’union che collega Ezequiel Lavezzi a Mario Balotelli è in quel talento smisurato – e non compiutamente sfruttato – che ora giace sotto una lente d’ingrandimento e in queste meditazioni d’agosto riservatesi da Aurelio De Laurentiis e da Roberto Mancini, presidente e mentore di quelle due simpatiche canaglie, lo spiffero è divenuto suggestione e l’ipotesi s’è trasformata in tentazione: una mano lava l’altro. E, dunque…
WHO IS? – Il mister X che va tanto di moda in questo 2011 da segreti di stato è in circolazione pure tra le pieghe del mercato e i disagi di Lavezzi, mischiati a quelli di Balotelli, hanno suggerito di tentare un’azione di forza, uno scambio di cervelli, un intreccio che appare romanzesco e che invece può sfociare nel lieto fine. Le vacanze in Sardegna di Ezequiel Lavezzi hanno lasciato, in De Laurentiis, un retrogusto amaro e squarciato nuovi orizzonti, lasciando trasparire la possibilità della separazione: la clausola rescissoria da 32 milioni di euro è l’asticella irraggiungibile stabilita in tempi non sospetti, ma la scorciatoia per riuscire ad arrivare – eventualmente – all’addio può essere rappresentato proprio dall’identica situazione in cui si ritrova adesso Mario Balotelli, soggetto ideale per dar corpo a un do ut des in salsa anglonapoletana.
UN POCHO PER IL MANCIO – Il Lavezzi fulminante che spacca in due le partite, che trascina con il suo impeto e la sua irruenza, che ha un’elasticità invidiabile è il prototipo dell’attaccante moderno inseguito da Mancini, esteta da sempre e sinceramente ammirato dalle prodezze di quel sudamericano antipico con tanto di pubblica e televisiva ammissione: « E a chi non piace Lavezzi? Gran bel giocatore ». Raccontano le cronache di questo bimestre sprecato intorno ai tavoli delle trattative, di un contatto blando, sfumato dinnanzi all’intransigenza di De Laurentiis, deciso a prendersi il piatto per intero. Il 4 agosto, si sono vagamente modificati gli scenari e ora che Lavezzi ha indotto il presidente a qualche umana divagazione, si può tentare d’imbastire una chiacchierata con prospettive differenti e su basi completamente diverse, non necessariamente prossime a quei trentadue milioni di euro.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro