La marcia è ripartita. Con la testa alta e un dottore per amico: il carnet è talmente fitto di impegni che ormai, oltre a Mazzarri, è anche il medico a fare la formazione. Tutto ruota intorno alla condizione fisica. Perché d’accordo la tattica, i sacrifici e la predisposizione mentale di un gruppo composto da uomini e ragazzi irriducibili, ma dopo ogni partita c’è sempre l’imponderabile da sfidare: acciacchi, fatica, infortunati. E allora, la lista: Britos e Donadel, sono quelli di lungo corso; Dzemaili, Lavezzi e Maggio quelli noti; e poi Campagnaro e Inler, che con la Fiorentina hanno entrambi rimediato contusioni a una gamba. Il quadro è questo, c’è poco altro da aggiungere: domani si gioca con il Villarreal in Champions, e il tempo è impietoso perché dopo pochi giorni si replicherà con l’Inter in campionato. L’ennesima corsa, alla formazione e alla risoluzione degli enigmi, è cominciata. Con un dottore per amico.
L’IDEA – Dunque, il giorno dopo la Fiorentina. Il giorno del passaggio da un pareggio a una nuova partita insidiosa, difficile ma piena di fascino: domani è Champions; è il dopo Manchester da mettere in ghiaccio e capitalizzare. Mazzarri dovrà gestire, dosare, analizzare come sempre con attenzione estrema chi e come: perché se è vero che bisogna affrontare il Villarreal, è altrettanto imprescindibile il secondo antipasto di sfide-scudetto in programma sabato al Meazza con l’Inter. Tre giorni appena. Un’apnea degna del grande Maiorca. Il tecnico toscano, comunque, ha ancora qualche ora per valutare e monitorare la situazione e gli individui insieme con il responsabile dello staff medico azzurro, Alfonso De Nicola, ma l’idea di fondo è insistere sui titolari(ssimi) fino alla sosta. Cambiare meno possibile.
LA DESTRA – In sintesi la storia emersa ieri, dopo il consueto allenamento bifronte – defatigante per chi ha giocato con la Fiorentina e più intenso per gli altri – è la seguente: Campagnaro ha recuperato; Inler sta già molto, molto meglio; Maggio, reduce da un affaticamento muscolare accusato con il Chievo, è convocabile. A preoccupare è solo Dzemaili, vittima di un pestone tremendo con il Chievo: migliora, lo svizzero, ma a questo punto è più che probabile che salti la serata di coppa. Come Britos, ancora alle prese con la lunga riabilitazione dopo l’intervento al piede (tornerà a fine ottobre); e Donadel, clinicamente guarito ma ancora a corto di fiato. Lavezzi? Ci sarà: il tallone non è andato completamente a posto, ma lui continuerà a stringere i denti. Il dubbio vero riguarda l’impiego di Maggio: con l’Inter dietro l’angolo, è possibile che Mazzarri confermi Zuniga a destra.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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