9 Cavani –Si era congedato dal San Paolo con una tripletta alla Lazio il 3 aprile. Cinque mesi dopo cala un altro tris, stavolta più pesante, delizioso, da vero re del gol. Dopo Manchester, il Matador sale sugli scudi anche a Fuorigrotta. Una partita da incorniciare che manda in visibiliotutto lo stadio.
8 Mazzarri (all.) –Il suo Napoli è un capolavoro di calcio moderno: attento in fase passiva, micidiale nelle ripartenze, implacabile sotto rete. E’ il collettivo che esalta i singoli: quello che il tecnico toscano vuole dai suoi ragazzi.
7,5 Maggio –Si esibisce nella sponda aerea da cui nasce il vantaggio del Napoli. Gioca una partita sagace sotto il profilo tattico.
7,5 Gargano –Progressione mostruosa nell’azione del raddoppio conclusa con l’ assist al bacio per Cavani. A centrocampo diventa uno stantuffo inesauribile. Tiene d’occhio Van Bommel e non solo lui.
7 De Sanctis –Prodigioso nell’uscita di piede su Aquilani, non ha colpe specifiche sul gol, riesce a districarsi anche fuori dei pali
7 Campagnaro –Dalle sue parti si fiondano a turno Pato e Cassano ma non perde mai la bussola. Preciso ed ordinato nell’uscire palla al piede
7 Cannavaro –S’accorge anche dell’inserimento di Aquilani nell’azione del vantaggio rossonero ma non riesce ad intervenire in tempo. L’arbitro lo grazia su un fallo di mani in area.
7 Aronica –Costretto a fare gli straordinari per tenere a bada Cassano. S’aiuta con il mestiere in più di un’occasione e non va tanto per il sottile quando deve spazzare l’area. Giganteggia nella ripresa.
7 Dossena –Esprime le cose migliori quando è lui ad attaccare Abate. Nella ripresa si fa apprezzare anche in fase difensiva.
7 Hamsik –In avvio segue Seedorf limitando di molto il raggio d’azione dell’olandese. Poi si sposta in avanti e comincia a diventare un pericolo costante per la difesa rossonera
7 Lavezzi –Si vede che non è il solito Pocho, eppure incide abbastanza nella partita. Suo il calcio da fermo da cui nasce la combinazione per il primo gol. Più intraprendente nella ripresa, seppure con punte di egoismo.
6,5 Inler –Il centrocampista svizzero è troppo condizionato dal dover limitare Aquilani, che perde anche in occasione del gol. Riesce a fatica a far ripartire l’azione ma tira fuori i muscoli quando s’accende la bagarre.
6,5 Dzemaili –Si cala nella partita con lo spirito giusto.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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