Il Corriere dello Sport ricorda che, prima della partita di ieri di Europa League, il Leicester ha declinato l’invito dell’Asl di Napoli di effettuare un ulteriore giro di test antigenici, considerando il focolaio Covid riscontrato all’interno del gruppo squadra tra giocatori e tre membri dello staff tecnico. Sette, i calciatori indisponibili e non partiti per Napoli, ma il club non ha specificato il numero preciso dei contagiati: questione di privacy, certo, ma l’allarme è inevitabilmente scattato. Tanto da innescare anche i meccanismi istituzionali, considerando che l’Uefa considerava sufficienti gli esami effettuati prima di partire.
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