E la nave va: e dai marosi annunciati di un agosto apparentemente turbolento, la quiete scaccia via ogni presunta tempesta che sembra piombare sul Napoli. Finché la barca va, Ezequiel Lavezzi decide di lasciarla andare: un salto a Castelvolturno giovedì, al rientro dall’Argentina, una chiacchierata con Fassone, Bigon e Mazzarri, un leggero allenamento e poi la richiesta d’una vacanza suppletiva – una settimana – per disintossicarsi dopo le fatiche d’Argentina in preparazione e per la partecipazione alla Coppa America.
Il ciclone nel bicchiere d’acqua s’intravede all’alba d’un nuovo giorno, ieri mattina, alle 10,50, con il pocho che s’imbarca sul volo per Olbia, per andare ad alloggiare in compagnia della propria fidanzata sul pershing acquistato da Fabio Cannavaro e già ormeggiato a Porto Cervo. E’ un passaparola che s’impadronisce di Napoli: ma quando è sera, per mandare tutti a nanna felici e contenti, Aurelio De Laurentiis irrompe attraverso il sito della società offrendo una placida lettura per la notte: « Giovedì sera ho salutato Lavezzi nello spogliatoio con grande affetto. Non sono d’accordo che si alleni a Porto Cervo ma mi fa piacere che si distragga in Costa Smeralda per il giusto distacco che deve esserci tra la Coppa America e gli impegni con il Napoli » .
IL NO DIVENTA SI’ – Come aprire e chiudere un « caso » in meno di ventiquattro ore, trasformando un no in un sì, dopo opportune meditazioni che probabilmente spingono ad un compromesso con se stesso. I fatti separati dalle opinioni riconducono le lancette al pre-partita di Napoli-Penarol, quando nel dialogo tra Marco Fassone – il dg – ed Aurelio De Laurentiis, emerge la possibilità di spedire Lavezzi in Sardegna – accompagnato da Concina, il collaboratore di Mazzarri per un mini ritiro al livello del mare che abbia pure la connotazione d’una vacanza. L’ipotesi viene bocciata prima in privato, poi in video (« m’hanno detto questa cosa e li ho mandati… »), mentre Mazzarri – ignaro del veto del presidente – è in conferenza stampa: « Abbiamo pensato di lasciare al pocho la possibilità di prepararsi in una zona che per la privacy preferiamo non render nota. A volte i calciatori hanno bisogno di smaltire lo stress. Ho parlato un’ora con Lavezzi, gli ho persino alzato la maglietta… ». Cadono i veli, si svelano le differenti posizioni, c’è un’immediata frenata del tecnico (« non sapevo che il presidente non fosse d’accordo, parleremo… la società è sovrana ») ma ormai la giostra è partita ed a fermarla ci pensa De Laurentiis.
RILASSATI, RAGAZZO – Il tono paternalistico sa anche di allusioni, ma questa sarebbe dietrologia allo stato puro: e allora, per mollare gli ormeggi e lanciarsi nel mare magnum d’una stagione intesa, De Laurentiis riserva placide carezze: « Ho constatato che Lavezzi è in forma smagliante, ha solo bisogno di una pausa mentale che lo separi per una settimana dal calcio, così da poter tornare completamente ritemprato dalla competizione sudamericana che si è svolta a luglio. Poi, se volesse distrarsi altri due giorni, potrà raggiungermi a Ibiza con la sua fidanzata ». Perché ormai la barca è andata: mare calmo, vento impercettibile. Il 13 agosto amichevole a Palma di Maiorca. Altre spiagge.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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