Una serie infinita di date. Ai tempi dell’emergenza coronavirus, è pressoché impossibile dire con certezza quando ripartirà il calcio, sicché le varie leghe europee, a partire dalla Serie A, valutano tutte le possibilità. Nello specifico l’Italia, scrive il Corriere dello Sport, sognerebbe una ripartenza simbolica il 25 aprile. È la data della liberazione dalla dittatura fascista, avrebbe un significato ulteriore. Non è facile, però. Più semplice ipotizzare metà o fine maggio. Col problema, come vi abbiamo già raccontato, che a quel punto sarebbe necessario sforare. E ieri, scrive il quotidiano romano, la FIGC ha portato un esempio concreto: l’Inter. I nerazzurri hanno 13 incontri di A da disputare, più 1 o 2 di Coppa Italia e 7 potenziali di Europa League. Se si ripartisse il 9 o il 16 maggio, sarebbe praticamente impossibile per Conte e i suoi completare il calendario entro il 30 giugno, tanto più considerata la finestra per le nazionali dall’1 al 9 giugno. Così, sforare diventerebbe inevitabile: servirebbe un ok della FIFA, anche per modificare la finestra di calciomercato, ma non è ipotesi da scartare.
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