Certo, l’immagine è suggestiva: Gokhan Inler pescatore di Mergellina. Barcaiolo del Golfo che rema e trascina tutti «navigando su un mare azzurro come il nostro Napoli». Citazioni testuali. Parole sue. Suggestive, giova ripeterlo, come l’affetto profondo che questo svizzero-turco sempre più napoletano nutre nei confronti della città, della maglia, del popolo. Adottato. Lo svizzero racconta la sua storia: dall’interesse annunciato all’arrivo Immedesimato. Intrecciato ormai nel tessuto di una città che sa amarti come nessun’altra se carpisce appena di essere ricambiata. «Napoli era l’azzurro del mio destino» .
IL CAMBIAMENTO- E allora, le parole che lui ha detto. Scritte e raccolte in una lunga lettera di auguri pubblicata sul suo sito ufficiale, inler.ch, e lasciate in eredità come «una sorta di viaggio nel 2011 in vista del futuro. Del 2012. Siete pronti? Partiamo! Remo io» . E’ quanto si legge. E’ ciò che l’acquisto più costoso dell’era De Laurentiis ha deciso di raccontare perché «nella mia vita sono cambiate tante cose in poco tempo» . Dall’Udinese a Napoli. Dai preliminari di Champions (che i bianconeri di Guidolin avevano conquistato, con Inler in campo) ai piedi della regina delle competizioni continentali (con la maglia azzurra). Dalla splendida e vincente provincia del Friuli, alla capitale del Mezzogiorno. Unica nel suo stile e nel suo genere. Una culla intrisa di odori e profumi e umanità varia che Gokhan sta gradualmente assaporando tra l’arte e i vicoli.
IL DESTINO- Bene, dicevamo. Anzi, diceva e scriveva: « Durante l’estate, il grande evento: ‘Hey Gogi, sei pronto? Il Napoli ti vuole’. Ricordo ancora la voce del mio manager, Dino Lamberti, che annunciava la notizia come la più naturale delle cose». Tutto cominciò così? Beh, diciamo che Inler lo sintetizza. E poi esplode: « Che emozione! Udine è stata una parentesi meravigliosa, Napoli era l’azzurro del destino». In realtà non sbaglia: perché il club azzurro lo voleva già da una vita, e dopo anni di ammiccamenti e trattative vere e proprie, alla fine il matrimonio s’è celebrato.
LA SVOLTA- Inler prosegue il suo racconto e svela un retroscena. Quello della svolta. Il fattore X, la variabile indipendente che ha condizionato in maniera forte e decisiva la sua decisione. Napoli nel destino, dicevamo: « L’ho capito anche grazie a voi tifosi». Scrive e si rivolge alla gente in prima persona: « Mi avete sommerso d’affetto prima ancora di firmare e diventare un vostro giocatore». Applausi ad aprile, quando con l’Udinese vinse al San Paolo segnando anche un gol non festeggiato. Valanghe di messaggi su Facebook nel bel mezzo del mercato estivo, quando era conteso soprattutto dalla Juventus. « Mai visto nulla di simile. Mi emoziono ancora oggi come ieri, quando ci ripenso… Beh, sapete tutti com’è andata a finire: l’11 luglio, sul Golfo, sono ufficialmente un giocatore del Napoli». Il Golfo, cioè la nave che fece da sfondo e palcoscenico alla presentazione con la maschera da leone ideata da De Laurentiis: tutto ebbe inizio sul mare. «Ecco perché l’ho scelto per questo viaggio».
IL BILANCIO- Gokhan, poi, fa un primo bilancio: « Sono felicissimo di indossare la maglia azzurra e di giocare per questo club storico e pieno di tradizione. E’ un grande onore. E poi, i tifosi sono unici, inimitabili, incredibili. A Napoli sono felice, vivo benissimo, e le soddisfazioni non stanno mancando: abbiamo un’ottima squadra, piena di grandi giocatori». E c’è stata anche la ciliegina: « La magica notte del Madrigal contro il Villarreal». Valsa la qualificazione agli ottavi di Champions eguagliando Diego e gli altri mostri sacri: « Resterà nella storia. E che meravigliosa sensazione il mio primo gol con il Napoli». Ma non finisce qui: « Nel 2012 faremo di tutto per regalare quante più gioie ai nostri tifosi. E’ stato un anno meraviglioso, spero che il 2012 possa esserlo di più». Lo spera anche la gente.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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