Cerca
Close this search box.

CdS – Il calcio alla sbarra

Diciotto club, 26 tesserati, l’accusa più grave è associazione per illecito. Rischia l'Atalanta

 Stamattina alle 9 il presidente della Disciplinare, Sergio Artico, aprirà il proces­so sulle scommesse, che porterà alla sbarra diciotto società fra serie A e Dilettanti e ven­tisei tesserati. Associazione finalizzata all’il­lecito sportivo (sarà la grande novità, destina­ta a fare giurisprudenza sportiva), illecito sportivo, violazione al divieto di scommesse e omessa denuncia i capi d’accusa. Un pro­cesso che rischia di essere solo il primo capi­tolo di una saga, visto che a settembre po­trebbero arrivare ulteriori novità dalle inda­gini che la Procura di Cremona sta conti­nuando a svolgere (il caso Corvia docet). Ri­schiano grosso l’Alessandria e il Ravenna (re­sponsabilità diretta, c’è la retrocessione all’ultimo posto in classifica), rischiano mol­to l’Atalanta (presumibile una forte penaliz­zazione in A), l’Ascoli, la Cremonese, il Bene­vento, il Piacenza, la Reggiana. Delicatissima la posizione anche degli undici tesserati che, nel teorema accusatorio di Palazzi, costitui­vano l’associazione finalizzata all’illecito spor­tivo.

NOVITA’ – Questa sarà la grande novità. L’arti­colo 9 del Codice di Giustizia sportiva («As­sociazione finalizzata alla commissione di il­leciti ») fu introdotto dopo Calciopoli, per col­mare quel vuoto che Francesco Saverio Bor­relli, all’epoca, sostituì con «l’illecito struttu­rato » . Per i vari Gervasoni, Paoloni, Sommes­se il rischio sono i cinque anni con la proposta di radiazione. Una pena du­rissima per quella che è la violazione più grave per il Co­dice e che le difese (quella di Signori si è avvalsa anche di un investigatore) cercheran­no di scardinare.

SIGNORI – Signori non ci sarà.
Presenterà una memoria per confutare intercettazioni (non si riferireb­bero a lui Pirani e Erodiani in quel «nome da non fare» ) e verbali d’accusa, mentre la difesa chiederà lo stralcio della sua posi­zione perché non sarebbe stato tesserato come allenatore negli ultimi 18 mesi. «Non sono io il capo dei bolognesi» ha detto Bep­pe- gol.

CONCLAVE – Un processo che si preannuncia una vera e propria marcia a tappe forzate: previste udienze lunghe anche 12, 14 ore (tanto che il Parco dei Principi, l’hotel dove nel 2006 si consumò il secondo grado di Cal­ciopoli, avrebbe riservato alcune stanze ai componenti della Disciplinare, mentre la Figc ha predisposto un paio di coffee break nell’arco delle giornate), un’aula che assomiglierebbe sempre più ad un conclave, da dove non si esce fino a quando non arriva la fumata giusta. Sergio Artico ha scelto i componenti della sua corte (ieri sera riunione di “rifini­tura’ fra i cinque): si tratta del vice presidente vicario Clau­dio Franchini e dei giudici, di provata espe­rienza, Gianfranco Tobia, Amedeo Citarella (di Bari) e Luca Giraldi. A loro spetterà giu­dicare, cercando di seguire la “tempistica’ indicata da Abete, ovvero primo grado entro l’8 agosto. E allora, tre giorni di udienze, due di camera di consiglio (bisognerà scrivere le motivazioni) poi il verdetto.

I TEMPI – Artico si raccomanderà con i legali: un solo intervento a deferimento, evitando di ripercorrere la storia e la genesi di una vicen­da che è già tutta nelle novemila pagine cir­ca dell’inchiesta penale e sportiva. Il primo passo sarà analizzare le eccezioni. Poi toc­cherà ai patteggiamenti (altra novità intro­dotta dopo Calciopoli): potranno farlo Chievo, Entella e i tesserati Bettarini, Tisci, Zaccan­ti e Deoma (scommesse), Sassuolo, Verona, Portogruaro e i tesserati Furlan, Gibellini e Quadrini (omessa denuncia). E c’è grande at­tesa per la posizione di Vittorio Micolucci, as­sistito dai legali Chiacchio e Cozzone. Per lui (pur in presenza dell’accusa di associazione finalizzata all’illecito) potrebbe essere previ­sto una sorta di bonus in virtù di quell’inter­rogatorio durato ben quattordici ore. Quindi, parola ai terzi interessati: il Monza sull’Ales­sandria è una certezza, potrebbe farlo anche il Padova sull’Atalanta. C’è un caso curioso: il Piacenza (deferito) potrebbe rivalersi sul­l’Ascoli, ma su entrambe prevarrebbe, nel ca­so, la Triestina. Poi la parola a Palazzi, per le richieste che si preannunciano durissime. 

La Redazione

P.S.

Fonte: Corriere dello Sport

Sartoria Italiana
Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.