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CDS – I dubbi dell’Osservatorio: “Serve la tessera del tifoso”

ROMA – Retromarcia, Anzi, forse è troppo, diciamo pausa di riflessione. Oggetto la tessera del tifoso, varata lo scorso anno, ribadita come elemento in­dispensabile per potersi abbonare alla squadra del cuore, ridimensionata, si fa per dire, dalla Roma che, presentando la scorsa settimana la sua campagna ab­bonamenti, ha annunciato come non fosse più indi­spensabile per sottoscri­vere l’abbonamento. Ieri, invece, l’Osservatorio con un dettagliato comunica­to, ha fatto sapere che, a proposito non è stata an­cora ufficializzata nessu­na decisione che sarà pre­sa, in un senso o nell’altro, nella riunio­ne ( straordinaria) che si terrà giovedì prossimo. Un comunicato preceduto dalla richiesta fatta alla Roma di avvia­re la campagna abbonamenti (parte do­mani) con la sola modalità collegata al­la As Roma club privilege ( peraltro scontata sino al ventinove visto che i primi saranno i giorni dedicati solo alla prelazione dei vecchi abbonati).

SORPRESA –Crediamo di non dire un’ere­sia parlando di sorpresa, a proposito della novità di ieri, da parte del club giallorosso. Che a questa innovazione aveva dedicato idee e tempo, comprese diverse riunioni con le autorità. E in queste riunioni i dirigenti romanisti avevano avuto la chiara sensazione che la proposta fatta, avesse trovato il con­senso necessario per avviarla. Del re­sto, la Roma in questa vicenda ha fatto un ragionamento semplice. Cioè: per­ché non applicare agli abbonamenti la stessa procedura che lo scorso anno bi­sognava fare per acquistare i bigliettiper una singola partita? Sfruttando, ol­tretutto, la possibilità che le informazio­ni dei sistemi informatici di Lottomati­ca e Ministero dell’Interno potessero in­crociarsi e quindi bloccare, come per i biglietti, qualsiasi richiesta fatta da chi deve fare i conti con limitazioni per an­dare allo stadio. In più la società giallo­rossa ha anche aggiunto l’obbligo di presentare una foto, convinta che questo, come ha comuni­cato per iscritto alle auto­rità (ma non c’è stata nes­suna risposta ufficiale), fosse un percorso che non mettesse minimamente in dubbio l’autorevolezza della tessera del tifoso, come era peral­tro nelle intenzioni della Roma.

PROBLEMA –E’ stato quello, probabil­mente, di una comunicazione non preci­sa, sarebbe stato sufficiente dire che la nuova procedura era legata a una«tes­sera del tifoso casalinga »che molti equivoci sarebbero stati evitati. Così co­me un altro problema è stato quello, le­gittimo peraltro, sollevato da tutti i tifo­si delle altre squadre che hanno fatto sentire la loro voce con le rispettive so­cietà. In sintesi: perché loro sì e noi noi? E questi saranno i punti centrali della riunione dell’Osservatorio di giovedì prossimo. Se sarà accertato, come è nel­la convinzione della Roma, che non c’è nessuna bocciatura della tessera del ti­foso, magari anche con una comunica­zione ufficiale, allora l’innovativa pro­cedura avrà il definitivo semaforo ver­de. Altrimenti, rimarrà tutto come dodi­ci mesi fa.

La Redazione

P.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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