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CdS – Hamsik e poi la rissa. Il Napoli va ko

Lo slovacco su rigore, incredibile gazzarra nel finale

E le chiamano amichevoli: tre gol, tre cartellini rossi, un rigore, una ris­sa e un finale da corrida. Napoli-Siviglia è tutto ciò, vale a dire un antipasto gara verissima persino condita dai trucchi delle perdite di tempo, per far correre il cronometro e vincere. Il Napoli chiude in nove, il Siviglia vince (1-2) e quel che re­sta a Mazzarri è la consapevolezza, però, di esser ripartito da dove era finita, cioè con una rimarchevole dose di spessore agonistico, altrimenti definito carattere.

DIFFERENZE – Il Siviglia ne ha di più nelle gambe e solo l’avvio bru­ciante del Napoli riesce per un po’ ad occultare la differenza pronta ad emer­gere alla distanza. Pronti, via: ci vuole il miglior Va­ras ( 2′) per cancellare la volee di Mascara, destina­ta all’incrocio o nei pressi.

Il mini turn over di Maz­zarri rispetto al Penarol (fuori De San­ctis, Ruiz, Dzemaili, Lucarelli) è accen­tuato dalle assenze di Cavani, Gargano e Lavezzi, dalla staticità di Hamsik e di Maggio, dalla verve di un Siviglia che tra otto giorni ha i preliminari di Europa League con l’Hannover e dunque reatti­vità più immediata.

Il Napoli è soprattutto Dossena, che raggiunge livelli di dinamismo inconsue­ti ad agosto e sbriciola Jesus Navas e Co­ke; ma il Siviglia ha palleggio, determi­nazione e anche voglia ovunque: a destra, dove va Armenteros; davanti, con Manu e Kanutè; e poi in difesa, riuscendo a sca­lare e a serrare. E’ serata godibile – tec­nicamente – e fa niente se l’agilità spa­gnola è chiarissima, avendo la prepara­zione svoltato sulla velocità da un pezzo. L’accelerazione letale del Siviglia è al 18′, sulla percussione di Coke steso da Cannavaro e sulla susseguente punizio­ne, smanacciata da Rosati sui piedi d’un Coke improvvisamente onnipresente, è 0-1. Il flash acceca, il Napoli si stropiccia gli occhi, barcolla ancora a destra (20′), con Armenteros che trova lo stacco di Kanoutè fuori d’un capello.

L’ALTRO HAMSIK – Le amichevoli sono utili per capire, chiaro, però talvolta finisco­no per confondere: accade ad Hamsik, strano ma verissimo, che (40′) si piega su se stesso quando Dossena gli concede una parabola sontuosa. Il Marekiaro del­le notti migliori saprebbe cosa fare di quella sfera consegnata alla curva, co­munque comprensibile e plaudente. E al­lora, soluzioni alternative: Mascara a gi­ro su punizione (4′) fuori di poco; Inler dalla distanza (6′) mette in crisi Palop ma sulla pressione del Napoli arriva la ca­pocciata di Kanoutè (17′) che vale lo 0-2 e accende il finale. Il Napo­li non vuole perdere, il Si­viglia vuole la Msc Corcie­ra Cup: rigore su Hamsik (34′) trasformato dallo slo­vacco e la «riapertura» del­la partita scatena gli istin­ti. Mischione con manate, spintoni e chissà cos’altro, che Russo sistema con tre rossi (Maggio e Spahic nella bufera, Lu­carelli per proteste). Era un’amichevole?

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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