Intervistato dal Corriere dello Sport Adriano Galliani parla della questione riduzione stipendi e delle scadenze di contratto: “Mi lasci dire che non ci siamo. Dieci, quindici, venti per cento: ma che senso ha indicare numeri? Ci si affidi alla migliore società di revisione del mondo, autonoma e indipendente, e le si chieda nei tempi corretti di fare la conta dei danni. E poi sulla base delle conclusioni si potrà stabilire il taglio dei compensi, magari prevedendo dei premi sulle stagioni successive. Serve un arbitrato, il calcio perderà alla fine il 5,10, 15% E il taglio dovrà essere del 5, del 10 o del 15. Il resto sono chiacchiere, demagogia, improvvisazione, non potendo ancora sapere se la stagione finirà. Se davvero si potesse ripartire a maggio basterebbe una deroga alle scadenze dei contratti prorogata di quindici giorni o un mese. Sia chiaro che le squadre non potrebbero essere modificate attraverso fine prestiti o altro”.
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