La partenza che speri ma che forse non t’aspetti. E invece no. Complice anche la pochezza degli ungheresi, la banda di Ciro Ferrara ha suonato un gran calcio, mettendo in mostra singoli e coralità, acuti e sacrificio.
«Ho fatto i complimenti ai miei ragazzi, da quando ho preso in mano l’Under 21 questa è stata sicuramente la migliore partita, sotto ogni profilo» .
Così il cittì a caldo dopo il 3-0 che suona perfino striminzito per gli azzurrini. Se il portiere magiaro, davvero bravo, non ci avesse messo più di una pezza nel corso del primo tempo, sarebbe finita probabilmente in goleada.
SORPRESE NON TROPPO – Dentro subito Florenzi e Gabbiadini, un deb assoluto, il romanista in prestito al Crotone, e l’atalantino fino ad oggi più panchinaro che titolare, ma con un fiuto del gol impareggiabile. Sono state le sorprese (ma qualcosa era nell’aria già dai giorni scorsi) proposte con successo da Ferrara fermo restando il 4- 4- 2 di partenza. Florenzi, in un ruolo dove non ha mai giocato ( esterno largo a sinistra, lui che è un centrale di centrocampo) ha svolto il lavoro che gli ha chiesto il tecnico, mettendo anche l’assist per il gol sblocca- partita. L’attaccante atalantino, invece ha messo ko l’Ungheria con la sua doppietta dopo che nel primo tempo Gulacsi gli aveva parato il possibile e anche l’impossibile.
PADRONI DEL CAMPO – Così sono apparsi gli azzurri fin da subito. Il taccuino dei primi 45′ è pieno di azioni dell’Italia culminate nel clamoroso palo di Borini (sinistro terrificante dai 16 metri al 36′) con Gulacsi ancora bravo e fortunato nel neutralizzare la ribattuta immediata di Caldirola. Primo tempo senza gol con l’Italia ha chiedersi come mai.
«Nell’intervallo – ha rivelato Ferrara –ho detto ai ragazzi che se volevano vincere non dovevano far altro che continuare a giocare a quel modo».
Così in avvio diripresa, quando non era passato neanche un minuto, Davide Santon si è improvvisamente ricordato di essere un progetto di campione e ha tagliato in slalom orizzontale quasi tutta la difesa ungherese all’altezza dei 20 metri, fintando il tiro e scaricando infine sull’accorrente Florenzi: cross perfetto di prima intenzione sulla testa del mortifero Gabbiadini che stavolta non ha dato scampo a Gulacsi. Gabbiadini ha chiuso il suo show al 21′ raccogliendo di controbalzo un pallone uscito da una mischia in area, trasformando in gol con un sinistro secco e radente veramente imparabile: applausi.
ROMA ARRIVO– A questo punto Fabio Borini, che si stava dannando l’anima per trovare a sua volta la via del gol, ha avuto l’ennesimo sussulto e su azione di contropiede impostata da Crescenzi e rifinita da Destro, ha finalmente potuto esultare con una lesta deviazione di sinistro sotto misura. Primo gol in azzurro da romanista. E da stasera inizia l’avventura a Trigoria e dintorni.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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