Più che avvilito, Ignacio Fideleff ieri era arrabbiatissimo. L’ha calmato il suo correggionale, Ezequiel Lavezzi. Il Pocho aveva visto la partita in tv: « Non ti preoccupare, sono cose che succedono. Fino a quel momento eri stato tra i migliori. Credo che anche i tifosi ti abbiano apprezzato » .
CONTRO IL CHIEVO – E in realtà, l’ex difensore del Newell’s Old Boys, era piaciuto per come s’era calato nella sfida alla sua apparizione in maglia azzurra e nel campionato italiano. Nessuno l’aveva mai visto all’opera. E molti temevano che potesse accusare l’emozione del debutto. Fideleff, invece, ha mostrato tanto carattere, grinta, determinazione. Anche una certa cattiveria agonistica nelle entrate. Dalle sue parti Thereau non ha visto palla. Poi nella ripresa, quando sono venuti a mancare gli equilibri ed è subentrato Moscardelli, il giovane Fideleff ha accusato qualche battuta a vuoto e commesso quell’errore da cui è scaturito il gol. Eppure, ha cercato di rimediare proiettandosi nell’area avversaria in un paio di occasioni.
IL TECNICO – Mazzarri ne ha elogiato la prestazione al termine della gara. Lo terrà sicuramente in considerazione per il futuro. Fideleff, mancino naturale, rispetto a Ruiz ceduto dal Napoli al Valencia, possiede più attitudine in marcatura, è tignoso ed anche più scattante. Con il tempo, può essere l’alternativa ideale di Aronica, alla cui ombra avrà solo modo di fare esperienza e carpire i trucchi del mestiere.
LE CIFRE – Lui e Fernandez sono costati al Napoli meno di sei milioni di euro. Intanto Fideleff ha rotto il ghiaccio con il calcio italiano, ha mostrato di possedere requisiti tecnici e fisici importanti, tanta voglia di applicarsi. Saprà Mazzarri come plasmarlo, portarlo gradatamente a maturazione e far lievitare l’investimento che la società ha fatto su di lui. Fideleff è stata una bella scoperta per tutti. E neanche l’ingenuità commessa in quel rinvio maldestro potrà modificarne il giudizio, ampiamente positivo.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
