REINA 6,5 – Spruzza ghiaccio sui (rari) bollori d’un avversario pavido. Poi entra in conflitto con Meggiorini e gliene prende due.
MAGGIO 6 – Si lancia senza paracadute, va e rientra, talvolta ignorato. Ma è tornato.
FERNANDEZ 6,5 – Persino «cattivo». Si sfila la paura di dosso, appare sempre più sicuro.
ALBIOL 7 – Quando serve un leader, lui emerge: ed è statura internazionale.
ARMERO 6,5 – Azzanna la corsia, travolge Vives o chiunque tenti di fermarlo.
DZEMAILI 6 – Timbra la presenza avendo cura della fase passiva, lasciando che siano gli altri a provarci.
INLER 6,5 – I ritmi bassi ne esalatano la regia: la sua velocità di pensiero è superiore a quella di crociera e palleggiare è divertimento allo stato puro.
MERTENS 7 – L’uomo ovunque: fa quel che vuole, piglia il rigore, porta a spasso il Toro per il campo.
HAMSIK 6 – Come se stesse respirando di nuovo nel proprio habitat naturale, come se stesse per ripresentarsi.
INSIGNE 5,5 – Più cocciuto che ostinato, dilapida o manda all’ammasso. Calma, ragazzo.
HIGUAIN 7 – E guai a chi pensa che sia per i due rigori. Ha lampi da fuoriclasse, intuizioni che squarciano le difese. Il caso (?) è chiuso con una doppietta.
CALLEJON (22’ st) 6 – Entra d’impatto, sciupa un po’ ma conferma d’essere d’una intelligenza viva.
BENITEZ (all.) 7 – Può godersela e memorizzare con attenzione ciò che gl’interessa. Gestione degli uomini e degli umori da autentico santone.
TORINO
PADELLI 6,5 – Limita i danni su Higuain e su Callejon, poi assiste – e cos’altro può fare? – alle randellate del pipita dal dischetto.
DARMIAN 6 – Parte centrale, chiude da esterno: con dignità, andando a raddoppiare e a contenere.
GLICK 6 – Mica facile tenere Higuain. Il fisico può fino a un certo punto.
MORETTI 5,5 – S’accorge di doversi prendere il «secondo» Mertens ed è sofferenza.
D’AMBROSIO 5 – Distrugge l’illusione di Insigne, poi però resta sulle gambe, senza crederci mai sul serio.
MAKSIMOVIC (17’ st) 6 – Serve per dar centimetri e magari brio. Ma ormai è andata…
GAZZI 5 – Un’ombra ondeggia in mezzo al campo. Resta un tempo e non lascia traccia.
BASHA (1’ st) 5 – Il rosso macchia quarantacinque minuti di buona volontà.
VIVES 5 – Va ad incrociare (spesso) Inler, subendone la capacità di palleggio e dunque soffrendolo.
BELLOMO 6 – Lucido per quel che può, dimenticando l’ingenuità del primo rigore.
S. MASIELLO 5,5 – Un po’ di Maggio e un po’ di Mertens, restando affogato da quel vortice.
CERCI 5,5 – Eppure c’è, pur se da punta autentica, senza una boa davanti.
MEGGIORINI (1’ st) 6,5 – Ha il piede caldo ed è almeno incoraggiante.
BARRETO 5 – I radar non lo scorgono in nessuna zona del campo. Forse non c’era, come il Toro.
VENTURA (all.) 5,5 – Gliene mancano sette e gli altri scopre che si sono arresi già prima di cominciarla. Per i miracoli si sta attrezzando.
L’arbitro
DE MARCO 4.5 – Mazzoleni, l’arbitro d’area, fa peggio che a Pechino, inducendolo in errore clamoroso. Ma prima e dopo De Marco vive nell’incertezza.
Fonte: Corriere dello Sport
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