La felicità? Un’epoca avviata sette anni fa, con quarantamila incredule persone riemerse pure loro dal dolore del Fallimento e intanto cresciute e aumentate, divenute le quarantottomila di ieri sera, estasiate sino alle lacrime: “The Champions” è la sigla di un’esistenza entusiasmante, la colonna sonora d’una generazione di tifosi perduti nei ricordi, la ninna nanna solenne per chiunque circondi il De Laurentiis ipnotizzato e ne colga la commozione.
«E’ stata una serata meravigliosa, penso indimenticabile, il giusto premio per il progetto del club e per i sacrifici dei ragazzi. E’ una vittoria dedicata a Napoli, una città viva con energia unica».
Le date registrate a futura memoria indicano il percorso (quasi) netto in un settennato travolgente e mentre intorno è uno sventolio di bandiere, con oj vita oj vita mia a far da sottofondo, gli occhi umidi di Aurelio De Laurentiis osservano lo spettacolo scenografico e se lo gustano ammirati, lasciando che la festa prosegua a cielo aperto e che il palcoscenico resti agli eroi di una notte strepitosa,
SETTEMBRE ANCORA -26 settembre 2004, si chiamava Napoli Soccer, giocava con il Cittadella, era stato strappato dalla polvere del Tribunale: sarebbe rimasto in C, al termine di uno spareggio fratricida con l’Avellino. 26 settembre 2011, c’è il delirio collettivo intorno e la scelta, stavolta, è di consegnare la vetrina alla squadra, di appagarsi dello spettacolo coreografico e di confessare agli amici di sempre, che gli stanno vicini come all’alba di questa storia.
«E’ una cornice di pubblico indescrivibile. E’ un giorno da ricordare».
AVANTI IN EUROPA – La Champions, la nuova frontiera, è il sogno da accarezzare nelle riflessioni intorno al tavolo dell’hotel “Vesuvio”, il buon ritiro pre e post-partita, ma l’ora e mezza che consuma, che elettrizza, che scuote pure un manager altrimenti controllato, è adrenalina allo stato puro da scaricare in silenzio, al di là di quel teatro d’un calore unico, un volano per il Napoli, l’orgoglio di De Laurentiis nell’analisi della vigilia: «Abbiamo tifosi che sono la vera forza motrice nostra, e siamo fieri di poter regalare loro soddisfazioni. In questa città si può guardare lontano».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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