Tutti svegli e tutti ad ascoltare il leit motiv dell’estate, «Danza Kuduro» di Don Omar, irradiato dal-l’I pod di Lavezzi. Notte di baldoria sull’aereo che riportava a casa i protagonisti della sfida con il Manchester City. Dal decollo fino all’atterraggio a Capodichino, alle 3.50 del mattino, è stato un crescendo di battimani, cori, balletti improvvisati nel corridoio dell’aereo. Ovviamente sono stati Lavezzi, Zuniga, Gargano a dar il via a quei ritmi latino americani. Ed a loro si sono uniti tutti gli altri, compresi i rappresentanti degli sponsor seduti nelle ultime poltrone, nonchè la delegazione del comune capeggiata dal sindaco De Magistris. Giocoforza si è dovuto adeguare anche Mario Balotelli che aveva chiesto di essere ospitato a bordo dell’airbus dell’Alitalia per rispondere alla convocazione in Procura in riferimento ad un suo blitz a Scampia mesi fa. No, su quell’aereo era vietato chiudere gli occhi. Troppo grande la soddisfazione per aver inchiodato e fatto tremare la formazione di Mancini. Persino un pò di rammarico per una vittoria mancata. La gioia era stampata sul viso di tutti, da Cannavaro ad Aronica, da De Sanctis a Campagnaro, da Zuniga a Gargano, questi ultimi due alla prima da titolare della stagione. Nessuno aveva voglia di dormire, tanta l’adrenalina ancora viva.
A MALINCUORE… –E Balotelli è stato costretto a sorridere quando qualcuno della comitiva, scherzando, gli ha sconsigliato di saltare anche la gara di ritorno.
«Meglio che resti fuori anche al San Paolo. Lì non faremo sconti ».
E l’ex attaccante dell’Inter, partecipando allo scherzo, ha risposto:
«Vi serve un’altra punta per caso?».
Insomma si sono sprecate battute e sfottò nella notte che ha riportato il Napoli a casa. Tra i bersagli preferiti, Beppe Mascara, preso di mira dagli italiani, mentre Walter Gargano è stato torturato da Lavezzi e Cavani. Mazzarri, seduto in prima fila, ha fatto finta di non vedere e sentire ma era contento nel constatare quanto il gruppo fosse unito anchenel festeggiare quell’ennesima prestazione da incorniciare. A bordo dell’areo c’erano anche il figlio del presidente Edoardo, il dg Fassone ed il ds Bigon, nonchè gli altri dipendenti al seguito. E poi i rappresentanti degli sponsor, capitanati da Nicola Arnone dell’Acqua Lete. Le due ore e mezza di volo da Manchester a Napoli sono volate via in un baleno.
L’ARRIVO –La comitiva è giunta quasi all’alba a Capodichino. E qui c’erano una centinaio di tifosi ad attendere gli azzurri. Per lo più giovanissimi.« Dopo aver visto la partita siamo corsi qui per ringraziare i ragazzi. Nessuno di noi aveva voglia di andare a dormire. Ma quando usciranno Lavezzi e soci? », ha chiesto uno di loro. In realtà, il torpedone ha prelevato la squadra sulla pista lasciando l’aeroporto da un’uscita secondaria. Un pò di delusione tra chi si era sottoposto alla veglia per applaudire i giocatori ma tanto era l’entusiasmo per il pari colto a Manchester che nessuno ha osato protestare. Intanto, ieri, in città decine di tifosi si sono riversati ai botteghini per acquistare i biglietti per la gara con il Milan (da oggi sono in vendita anche quelli con il Villarreal in Champions) ed anche davanti alle edicole per registrare i commenti della prestazione dei loro beniamini in Inghilterra. L’euforia era visibile sul volto di tutti anche da parte di chi non segue da vicino le sorti del Napoli mentre coloro che erano rientrati da Manchester raccontavano l’accoglienza ricevuta all’Etihad nonchè il delirio collettivo nel vedere Cavani andare in gol proprio sotto il settore da loro occupato.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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