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CdS – E Napoli si gode Hamsik

Rapido, veloce, segna e sfiora il raddoppio. Nella ripresa spazio per tutti ed è pari

 E segna sem­pre lui: in piena estate o nel rigido inverno, nelle amichevoli e nelle partite che contano, con l’insolito numero 7 o con il familia­re 17. E segna sempre Hamsik, chiaramente a modo suo, con un’irruzio­ne fulminante che acceca, anzi abbaglia. Il ponte che collega il passato al pre­sente, pur con la inevita­bile prudenza suggerita da appuntamenti in «labo­ratorio » , rimane lo slo­vacco dai piedini fatati, il sogno di mezza Europa che Napoli continua a coc­colarsi e dal quale si la­scia cullare.

L’ 1- 1 con il Penarol s’accende con il sinistro, su quella palla che Ma­scara manda a vagare pe­ricolosamente nei sedici metri, del centrocampista con lo sfizio del gol, che ci prende gusto immediata­mente. E il pareggio di Perez, mentre già è co­minciato il deflusso e il tourbillon delle sostituzio­ni ha modificato la strut­tura del Napoli, non in­quieta.

EMOZIONI – Chiamatele, se volete, emozioni: manca­no i gol per un tempo, pe­rò che fa, le amichevoli a questo servono. Napoli e Penarol ci provano, ecco­me, e se il difetto è nei dettagli, l’assoluzione di­viene inevitabile. Quaran­tacinque minuti di calcio estivo godibile, privo di calcoli, con Inler a gigan­teggiare nel mezzo e Mag­gio e Dossena a mostrare una freschezza invidiabile per centometristi provet­ti, ma il primo destro è di Albin (10′), utile a verifi­care l’attenzione di De Sanctis. I test di agosto tornano utili agli occhi dei tecnici, ma guai ignorare gli eventuali effetti nocivi di scivoloni fragorosi: Aguirre rimescola l’inte­laiatura, si sistema (qua­si) a specchio, dà piene delega a Mac Eachen per frenare Hamsik e poi si­stema zanzare fastidiose tra le linee.

Il Napoli palleggia, af­fonda con Maggio (28′: lo chiude Carini), e ancora con Dossena ( 35′: Luca­relli stacca tardi d’un mil­lesimo di secondo) e offre ai trentamila materia per divertirsi (39′) con un tac­co di Hamsik, il cross del solito Maggio e il destro alto di Mascara. L’altra faccia di una partita è nel­la tenuta difensiva, nella intesa tra Fernandez, Cannavaro e Ruiz, messa un po’ in soggezione da Corujo (40′: numero sulla sinistra, palla rientrata sul sinistro, poi parabola infida però leggermente alta), esaltata da un recu­pero lampo ( 45′) di Ruiz sulla percussione centrale di Pastorini.

L’ALTRA PARTITA – Mazzarri vuole ovviamente capire quanto siano già funziona­li i meccanismi e qualcosa s’intravede: il carattere, manco a dirlo, è quello della passata stagione, dunque il suo, eredità che s’individua a vista d’oc­chio. La ripresa è persino più vibrante, c’è il sale di qualche entrata ruvida (Ruiz su Perez), un accen­no di faccia a faccia (Ma­scara- Corujo) immediata­mente sedato che fanno «sano» agonismo, Hamsik spruzza pepe – perché perdere non piace a nes­suno e vincere è ambizio­ne di chiunque – e quando Dossena lo trova con 50 metri di lancio, il suo de­stro sul palo corto richie­de il miglior Carini. Ma la fresca simpatia è per Go­khan Inler, sostenuto da­gli ohhhh d’ammirazione e spinto a cercare la botta dalla distanza ogni volta che ha sul destro un pallo­ne: il turco napoletano ci prova, ci va vicino (25′ st), e comunque danza lieve in regia, catturando gli sguardi ammirati.

La stanchezza, strano a dirsi, s’impadronisce so­prattutto del Penarol, ca­pace di lasciar De Sanctis – fresco di riconvocazione in Nazionale – ad osserva­re, sino a quando il Napo­li non si scopre per ecces­so di generosità, lascian­do talmente tanto campo a Perez da concedergli contropiede con diagona­le vincente. I match, in estate, vengono utilizzati per smascherare gli erro­ri.

 Napoli-Penarol 1-1

NAPOLI ( 3- 4- 2- 1): De Sanctis; Fernandez, Cannavaro (32′ st Ri­naudo), Ruiz ( 22′ st Aronica); Maggio, Inler ( 32′ st Cigarini), Dzemaili ( 18′ st Donadel), Dos­sena; Hamsik (32′ st Bogliacino), Mascara (18′ st Santana); Luca­relli (35′ st Dezi). All. Mazzarri.

PENAROL ( 3- 5- 2): Carini; Gon­zalez, Valdez, Rodriguez ( 35′ st Varela); Corujo, Freitas, Amodio (25′ st Silva), Albin (25′ st Pala­cios), Mac Eachen; Pastorini, Pe­rez.

All. Aguirre. Arbitro: Guida di Torre Annunzia­ta MARCATORI: 5′ st Hamsik ( N), 44′ st Perez (P).

NOTE: Spettatori trentamila circa (paganti 24.935). In curva B, me­gastriscione per festeggiare gli 85 anni del club.

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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