NAPOLI – Va dove ti porta e il cuore: e, partendo da Cava de’ Tirreni, la piccola Svizzera del Sud, Napoli è la direzione obbligata, il richiamo dell’anima. Quaranta chilometri d’autostrada, il passato che ritorna: Dino Lamberti, il manager ma soprattutto l’amico di Gokhan Inler, ha origini cavesi: lì vive il suo papà, Giuseppe, lì ci sono i parenti, lì c’è un pezzo di sè.
E quando il Napoli piomba nel destino di Inler, lo svizzero-turco che De Laurentiis ha inseguito e catturato, cominciano le lezioni di dialetto, che Lamberti tiene con il suo assistito.
Ieri, poco prima della presentazione, telefonata da Arta Terme – dove è in ritiro l’Udinese – sulla nave Splendida, per far recapitare ad Inler un messaggio d’auguri in dialetto friulano. Ma prima, una ripassatina con Lamberti, di ritorno da Cava, attraverso il sito del calciatore, inondato di riferimenti che vanno da Troisi a Totò, da Masaniello fino a Diego e, giù, giù, addirittura sino oj vita, oj vita mia, a testimoniare che nell’ombra c’era un amico.
L’Inler ed il Lamberti innamorati.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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