“Cartellino Viola” per il mese di aprile a Morgan De Sanctis, capace in Lecce-Napoli di scusarsi con un raccattapalle duramente redarguito a causa della consegna ritardata del pallone. «Ringrazio la giuria – ha detto il portiere del Napoli nella sala conferenze dello stadio Franchi – per il riconoscimento, anche se com’è noto il mio gesto di fairplay era stato preceduto da un rimprovero troppo brusco. Ho pensato di far pace col ragazzo donandogli la mia maglia nell’intervallo e mi fa piacere che la giuria abbia apprezzato quello che ho fatto. I complimenti che mi sono stati rivolti vanno girati alla Fiorentina per aver istituito questo premio: certi atteggiamenti dovrebbero essere la normalità, invece a volte ci si dimentica che occorre comportarsi sempre in maniera corretta. Sicuramente per tutti gli addetti ai lavori, siano essi calciatori, allenatori o dirigenti, non è facile gestire certi impulsi, un po’ per la nostra mentalità e un po’ per il clima agonistico, però serve sforzarsi per dare il buon esempio».
Prima di aggregarsi alla Nazionale azzurra nel ritiro di Coverciano, De Sanctis è tornato sulle dichiarazioni di Diego Della Valle. «Mi auguro – ha aggiunto – che le parole condivisibili di Diego Della Valle non rimangano tali, ma siano lo spunto per una presa di coscienza utile a cambiare le cose da parte delle Istituzioni del calcio. Il problema della violenza viene fuori molto spesso di fronte ad una serie nera di risultati: è lì che le squadre vengono prese di mira dalle fazioni più estreme della tifoseria».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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