La storia d’un kolossal calcistico è lì che scivola dinnanzi agli occhi e, mentre nell’aria rimane palpabile l’atmosfera festaiola, i videoclip della memoria indugiano sul passato: « E però lei lo sa, io guardo avanti e sto già pensando al Novara, alla Roma, al Genoa: ai ragazzi ho già chiesto quattro vittorie in campionato e una in Champions. Mi stanno accontentando, sento che continueranno a farlo: tre vittorie ancora, dài ».
Sette anni, due mesi e tredici giorni: l’eternità, in sintesi, è un guscio pieno di adrenalina, di stelle abbaglianti, di sfrenata euforia, e in questo viaggio a ritroso – dal Cittadella al Villarreal, dalla serie C agli ottavi di Champions, dall’inferno al paradiso – gli occhi luccicanti di De Laurentiis sfuggono al revival e scrutano altrove. « Perché a me piace soffermarmi sul futuro, io sto già pensando al Napoli che verrà. Ho metabolizzato immediatamente l’affermazione di mercoledì sera, la gioia che ho dentro la condivido con questi nostri tifosi fantastici, a cui va il grazie per il sostegno. Però restare ancorati ai ricordi non aiuta. Uno dei nostri segreti è questo. E allora, in questo momento le nostre attenzioni sono rivolte al Novara e, più ampiamente, al trittico di gare che condurrà poi alle vacanze ».
IL PACCO REGALO – Ciak, per il momento si gira pagina, immergendosi in quel mondo di celluloide che reclama attenzioni; ma in questo tour de force per Vacanze di Natale a Cortina , un saliscendi per l’Italia che prevede tappe in rapidissima sequenza – lunedì a Napoli presentazione pomeridiana alla stampa e in serata la prima , poi mercoledì e giovedì gli appuntamenti a Roma che anticipano l’uscita nelle sale per il 16 dicembre – il film diviene una priorità che però non manda il calcio in fuorigioco: « A Novara non riuscirò proprio ad esserci, perché gli impegni sono pressanti: tiferò davanti al televisore, come un sostenitore qualsiasi, aspettando il regalo che ogni fan sogna. Ma io ai ragazzi non intendo mettere pressione, assolutamente: andiamo a giocarcela, tranquillamente. Il resto verrà da sé ».
OBIETTIVO 2012 – Il tempo è volato via, ma quel che resta d’un settennato meraviglioso, la scalata dell’Olimpo partendo dal sottoscala del football, è una sequenza d’immagini indimenticabili, il poster della felicità d’una città risorta dalle sue stesse ceneri prendendo a sberle il destino sin dall’agosto del 2004, nell’androne di un Tribunale, nelle viscere di un Fallimento, nell’oblio d’una Napoli ferita. E ora che il 2012 è sull’uscio e porterà con sé gli ottavi di Champions, ce ne sarebbero di scene-madri, per De Laurentiis, da rivedere, lasciandole proiettare senza pausa. « Macché, io resto fedele a me stesso e a quello che è un mio modo di essere: ovviamente, alla fine della gara del Madrigal avevo realizzato subito di cosa il Napoli era stato capace. Però, poi, bisogna andare subito oltre. Subito ».
VOGLIA DI NOVARA – Ma si (ri)gioca e c’è un campionato che riaccende Napoli, sistemandola però adesso al centro del palcoscenico, l’occhio di bue che esalta la figura d’un club riemerso dall’oscurità sommando capolavori e l’autorevolezza d’una squadra e del suo allenatore espressa ovunque, persino in Europa, al cospetto di Manchester, Bayern e Villarreal, sfuggendo alle fiamme del girone della morte per dare un senso a quella scommessa d’agosto di puntare sulla Champions, a una scelta che sembrava un’esagerazione. Sette anni, due mesi e tredici giorni per ritrovarsi immersi nella gloria, con l’eco indistinto delle voci di Napoli. « Adesso sarebbe bello nove punti in tre partite »…
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
