La rabbia, l’orgoglio e il rumore del nemico: il san Paolo svuotato d’allegria è un universo abitato dalle streghe e in una notte divenuta piccolissima, con le tenebre che amplificano la malinconia, il veleno ch’è nella coda d’una sfida sublime e terribile l’allunga il messaggio (diretto, mica subliminale) di un Aurelio De Laurentiis un po’ mourinhano e un po’ andreottiano. «Sento aleggiare strani movimenti su questa partita contro il Villarreal, con principi e sceicchi che si agitano. A far pensare si fa peccato però talvolta si indovina» . Sceicchi e principi, padroni del City, che tanto per gradire sforna (sfornerebbe?) offerte per Cavani e Lavezzi: «Nel calcio si parla tanto, ma io di soldi sul tavolo non ne ho ancora visti» .
La rabbia, l’orgoglio e il rumore del nemico: e Napoli-Juventus sfila via nelle brume d’una serata choccante, con la felicità trasformata in angoscia, e la delusione presa a sportellate avvisando l’universo su ciò che ode nell’aria ormai pesante d’un mercoledì di coppe da vivere con gli occhi spalancati: «Dico solo che noto strani movimenti su quella gara e noto agitazione nei principi e negli sceicchi. E qui mi fermo, poi penso al pareggio con la Juve: due grandi squadre che hanno dato vita ad una sfida bellissima, una splendida gara che ci ha permesso di riscoprire il vero Pandev» .
RIMPIANTI – Un’ora e mezza di genialità e sregolatezze e un campionario di emozioni varie che accendono e spengono: Napoli-Juventus è un 3-3 meraviglioso che riconcilia con il bel calcio, ma mentre ormai fuori l’oscurità ha inghiottito pure i replay d’un match pazzo e imprevedibile, i rimpianti di De Laurentiis prendono forma: «Io faccio finta di aver vinto 4-3, perché quel rigore non era da ripetere, altrimenti andrebbero ripetuti tutti. Se non fosse stata per quella decisione dell’arbitro e per altre della terna, sarebbe finita diversamente, avremmo ottenuto una vittoria importante. Ma io guardo avanti, so che abbiamo i mezzi ed anche il tempo per recuperare i punti persi in classifica e anche in Champions. La squadra ha fatto la sua bella figura, nel primo tempo ha giocato veramente su alti livelli ed ha messo in difficoltà seriamente la capolista, che è una grandissima avversaria, capace di rimanere imbattuta fino a questo punto della stagione. Un motivo deve pur esserci, se stanno lasù. E noi abbiamo giocato alla pari, anzi eravamo 3-1» .
OH MATADOR – E’ finita e non rimane nient’altro che un replay prolungato d’una gara sensazionale; oppure l’amarezza per aver dovuto perdere Cavani, prima che cominciasse quel festival del gol a tutto campo. «Non so come sarebbe andato se ci fosse stato Cavani, magari avrebbe segnato anche lui. E’ chiaro che sono dispiaciuto per l’infortunio, però sono anche contento per la doppietta di Pandev. Ci è stato riconsegnato un giocatore molto importante che ha potuto dare l’esatta dimostrazione del suo talento. Magari lo avremmo ritrovato fra tre, quattro gare, invece ora gli manca solo di ritrovare il ritmo partita. E poi è stata una partita complessivamente positiva ed io insisto: non fosse stato ripetuto quel rigore, Napoli-Juventus sarebbe finita 4-3. E poi è stata una prestazione di carattere, che mi spinge a guardare serenamente al futuro, alla gara di sabato sera contro il Lecce e poi a quella di mercoledì a Spagna» . E’ già cominciata: si sente il rumore dei principi e degli sceicchi.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro