Sempre più difficile. E sempre più avanti. Anche Aurelio De Laurentiis ha vissuto intensamente la notte con il Bayern: «Serate bellissime ce ne sono state tante al San Paolo ma questa ha procurato una grandissima emozione perché la Champions la senti, la vivi, e i nostri tifosi hanno partecipato alla gara come mai. Questo mi ha fatto enormemente piacere. Ed il risultato è di grande prestigio. Mi ha riportato alla mente il periodo della C quando i tifosi erano dei fantasmi perché non sentivano la categoria. Stavolta ho sentito l’anima del tifoso, grande partecipazione, un sostegno caloroso ed importante. Stasera è stata la partita che ha sugellato la maturità del San Paolo, li ha promossi in Champions League. Ma non avevo dubbi. Sapevo che i napoletani sono dei signori tifosi e sanno stare su certi palcoscenici».
Il presidente ha seguito la sfida accanto al sindaco di Napoli, De Magistris. Ed a pranzo era stato con Rummenigge nel ristorante vista-mare difronte a Castel dell’Ovo. Una giornata frenetica per il patron del Napoli. Ma bella, memorabile, di quelle che trasmettono adrenalina a getto continuo. «Anche se abbiamo avuto la sfortuna di entrare nel girone della morte – prosegue De Laurentiis – ce la stiamo giocando a buoni livelli e con estrema dignità. E’ bellissimo, questo ti fa sentire estremamente coinvolto. Quest’anno il Manchester City sembrava la squadra più forte del mondo, sembrava dovesse rendere in egual misura rispetto a quanto speso. Nel calcio ci vuole molta calma, con il denaro non si risolve qualsiasi cosa perché con la prima stangata si può perdere il lume della ragione. Meglio la politica dei piccoli passi, anche perché in Italia il mercato è questo. Noi però siamo ancora molto alla preistoria del calcio» .
Si sofferma sul viaggio di Cavani in Sudamerica per giocare due gare con l’Uruguay e poi ritornare a Napoli piuttosto affaticato: «E’ una assurdità che un calciatore semi-infortunato debba sobbarcarsi un viaggio estenuante per giocare due gare sbiadite e tornare poi fuori forma nel proprio club». Ha discusso anche di questo con Rummenigge che è presidente dell’Eca, l’organismo che raggruppa i principali club europei. I giocatori prestati alle nazionali, è un’altra delle battaglie aperte da De Laurentiis con i massimi organismi internazionali del calcio.
HO SPOSATO MAZZARRI – De Laurentiis sottolinea poi la bravura dell’allenatore. «Questa sera ho sposato in maniera definitiva Mazzarri, ha effettuato i cambi giusti, ha saputo gestire la gara, una partita perfetta con tutte le cose giuste o non giuste che ci sono state». Prosegue: «Mi ha dato una prova di grande maturità. Io sono molto critico con i miei registi ma stasera Mazzarri mi ha colpito con la sua grande maturità».
LA DELUSIONE – «Bisogna giocarsela adesso – aggiunge De Laurentiis – Per un po’, avevo fatto la bocca buona ad un eventuale pareggio del Manchester. Poi mi è arrivata la notizia della loro vittoria sugli spagnoli e sono rimasto un po’ deluso. Non pensiate che con gli inglesi sarà facile vincere al San Paolo. E non pensiate che all’Allianz Arena sarà facile strappare un risultato positivo. La corsa resta dura ma noi non abbiamo nulla da perdere, siamo giovani e forti, il futuro è nostro. Ce la giocheremo fino alla morte. E’ vero, siamo ancora secondi nel girone. Forse basterebbe anche un pari con gli inglesi, no? A Villarreal l’anno scorso non meritavamo di perdere, chissà che quest’anno non ci riesca di fare bottino pieno stavolta. E bravissimo è stato De Sanctis nel parare quel rigore».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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