Nel blues dipinto di blues, c’è un calcio stellare in cui intrufolarsi: e in quel pianeta stratosferico, ciò ch’emerge da una vigilia interminabile, due mesi da attraversare in apnea, è la sagoma di Marek Hamsik, che ruba per un po’ la scena alla Champions attraverso l’annuncio di Aurelio De Laurentiis: « Ha firmato ». Il blues dipinto di blues è in quell’orgoglio di potersi accomodare al fianco dei più grandi, in un match che già stimola, che invita a gonfiar il petto, per essere arrivati sin lì, a sette anni da una rifondazione marchiata De Laurentiis: « Incontriamo uno dei club più forti d’Europa, del Mondo. Ma noi lo siamo altrettanto ». Chelsea-Napoli, ovvero Abramovich-De Laurentiis: il calcio del Terzo Millennio è una sfida dietro l’altra, ma adesso che i prìncipi del Manchester rappresentano il passato (esaltante), il futuro di Stamford Bridge è (anche) in quell’ennesimo ciak sull’universo: « Io abolirei gli ottavi e pure i quarti: noi presidenti dovremmo usare la nostra potenza mediatica per screditare e cambiare Champions ed Europa League. Comunque, sarà bello: perché avremmo gli occhi del mondo puntati addosso ».
SI’ DI MAREKIARO – E’ allora, come on : ma prima di mettersi in marcia verso gli ottavi di finale che sanno di storia, l’atteso sì di Marek Hamsik può essere reso pubblico da Aurelio De Laurentiis – attraverso Studio Sport XXL – legatissimo a quel «gioiellino» per il quale ha speso di frequente apprezzamenti tecnici e morali (« gran giocatore e ragazzo educatissimo, di grossa maturità ») e al quale è stato concesso adeguato ritocco economico ma soprattutto la considerazione riservata a una bandiera, abbracciandolo a sé adesso – e dopo già cinque assieme – almeno fino al 2016: «Hamsik ha firmato e dunque resterà con noi, così come Cavani, che sta benissimo in Italia. Mazzarri? E’ un grande professionista, che propone un calcio completamente diverso dagli altri allenatori: con lui ho un rapporto meraviglioso ».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
