Buon anno, Napoli: e in quel messaggio onnicomprensivo, ci sono dediche sparse e carezze personali. Buon anno a Vargas e poi a Maggio, ad Hamsik e a Lavezzi, a Mazzarri e a Bigon, al Napoli ch’è stato in questi otto anni e al Napoli che sarà. Buon anno, sussurrato via etere, attraverso Radio Marte, per lanciarsi incontro al 2012 mischiando realismo ed ottimismo, per non confondere le idee e per starsene aggrappati ai sogni d’una vita divenuta (d’incanto) calcisticamente meravigliosa. Ciak, si rigioca: e in quel concerto a più voci che s’annuncia da Palermo (8 gennaio) al Siena (13 maggio) e che include – of course – Londra, il Chelsea e chissà se altro ancora, la pellicola sceneggiata da Aurelio De Laurentiis è un invito all’emozione pura.
MERRY CHRISTIAN- Buon anno: ma forse no, forse è più giusto augurare buon triennio: perché Christian Maggio ha ufficialmente rinnovato il contratto – fino al 2015 – e Marek Hamsik sta per farlo, con tanto di accordo ormai definito. « Il nostro progetto procede nel migliore dei modi: ora posso dire che Maggio ha firmato e che resterà con noi fino al 2015. E posso anche aggiungere che tra non molto potremo annunciare anche il nuovo accordo con Hamsik ».
BENVENUTO EDU – E’ un buon anno ricominciare con Eduardo Vargas a Castevolturno, talento tra i talenti da coccolare: e in quel microuniverso in cui abbonda la materia grigia calcistica, c’è di che bearsi in questo gennaio reso subito pirotecnico con un colpo sul mercato. « E’ stata depositata in Lega la modulistica relativa al trasferimento di Vargas, che è ormai pronto a raggiungerci in questo week-end per cominciare ad allenarsi con Mazzarri. Forse potrà anche prendere parte alla partita di Coppa Italia con il Cesena, chissà! Ma facciamolo ambientare, facciamolo crescere con calma e – finché non ingrana – chiedo ai tifosi di sostenerlo. I ragazzi vanno sostenuti, dobbiamo comportarci come dei bravi genitori. Finora, sul mercato e in assoluto, abbiamo fatto pochissimi sbagli: quindi, procediamo insieme e con fiducia. Lo accoglieremo alla grande ».
ORO DI NAPOLI- E’ un altro anno tra Cavani e Lavezzi, tra Hamsik e Gargano, tra De Sanctis e Cannavaro; è un anno salutato con il botto di Vargas; ma è pure un anno avviato con vocine che alimentano il timore popolare di perdere il Pocho, impigliato invece nella rete d’affetto lanciata da De Laurentiis: «I nostri gioielli non si toccano e queste presunte offerte mi hanno stancato: nessuno mi ha mai chiesto niente. In questo calcio, ci sono guerre tra procuratori o c’è gente che lancia l’esca: a me paiono giochini vecchi. Tutto quello che si dice a proposito dei nostri talenti è solo aria. Io quando ho voluto Cavani mi sono mosso in prima persona».
OCCHI APERTI- Ma è un anno che (per certi versi) somiglia ai precedenti, perché si apre con il mercato, con le indiscrezioni, con le anticipazioni, con i Candreva e i Benatia che danzano nell’immaginario collettivo e scelte che vanno comunque pianificate: « Ho parlato del futuro con Bigon, il nostro diesse e siamo concordi nel restare vigili sul mercato, come sempre sino ad ora. Ci sono alcune opportunità che verificheremo. Per quanto riguarda la società, il Napoli deve guardare molto avanti, deve essere progettuale: ora è necessaria una riflessione approfondita».
PAROLA DI DS- E’ il terzo anno di Bigon sulla seggiola di ds e ci sarà ancora da lavorare, da costruire, da riedificare, con tanto di investitura pubblica concessa da De Laurentiis: « Bigon è intelligente, estremamente educato, preparato e colto: è un ragazzo all’americana. Sono contento di averlo scelto. Ha lavorato già con Mazzarri e dunque è un suo fans, ma io l’avevo voluto prima che prendessi Mazzarri. Con lui un ottimo rapporto e per me farà sempre meglio».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
