Una bella Fiorentina per un tempo e mezzo, poi l’assalto finale degli azzurri, ma è inutile
La Fiorentina blocca il Napoli usando le stesse armi di Mazzarri: squadra compatta in fase difensiva e sfruttamento degli spazi. Cerci è andato a nozze, soprattutto nel primo tempo (inevitabile il calo nella ripresa). Un po’ per l’ottima sistemazione dei viola e un po’ per l’incombenza dell’appuntamento di Champions che potrebbe rivelarsi decisivo (anche il Villareal ieri ha pareggiato a Bilbao), i ragazzi di Mazzarri hanno faticato ad accendersi. Sono stati traditi, in particolare, dai «tre tenori»: Cavani, Lavezzi e Hamsik (che ha cambiato continuamente posizione per arretrare a centrocampo quando sul terreno di gioco si sono ritrovati Lavezzi, Cavani e Pandev contemporaneamente) non hanno trovato il guizzo, soprattutto hanno sbagliato molto in fase di rifinitura venendo continuamente raddoppiati quando provavano a creare superioritò numerica saltando l’uomo. Mihajlovic ha presentato per la prima volta dall’inizio Behrami a centrocampo davanti alla difesa, con compiti molto simili a quelli che svolge attualmente De Rossi nella Roma ma con una vocazione ancor più difensiva. Una delle mosse vincenti: in una trequarti così affollata, i «tenori» napoletani si sono perduti come in un labirinto e non sono riusciti a trovare la via di uscita cioè la strada che porta al gol. Ci ha messo del suo anche il signor Valeri da Roma non vedendo un tocco di mano in area di Pasqual (cross di Zuniga) apparso a tutti chiarissimo, anche ad alcune decine di metri di distanza. Ma questo, alla fine, è solo un dettaglio: nel bilancio complessivo, la Fiorentina ha ottenuto un giusto premio alla sua attenta prestazione.
BLOCCATI –Mazzarri ha veramente trovato pane per i suoi denti perché Mihajlovic da un punto di vista tattico se l’è giocata nel migliore dei modi, sapendo perfettamente che il Napoli soffre quando non trova spazi. E il tecnico viola gli spazi li ha chiusi tutti con la conseguenza che Hamsik per tutto il primo tempo non ha trovato corridoi per i suoi inserimenti mentre Cavani solo in un caso è stato messo in moto pericolosamentequando Lavezzi, battendo in fretta una punizione, lo ha liberato nei pressi dell’area piccola (il diagonale dell’uruguaiano è finito di poco a lato). La Fiorentina sulla carta si è presentata con un 4-3-3. In realtà era un 4-1-4-1 con Jovetic avanzato a non far rimpiangere Gilardino e Cerci caricato come una molla sulla destra a maramaldeggiare in velocità (significativa una sua azione personale al 31′ con quattro napoletani che sono riusciti solo avventurosamente ad allontanare la palla al limite dell’area dove Montolivo la colpiva piuttosto violentemente). Per proteggere le spalle di Cerci, Mihajlovic ha tenuto bloccato Cassani. Invece per evitare gli inserimenti centrali, Behrami faceva praticamente da terzo centrale tra Gamberini e Natali. Complicato per i tre attaccanti del Napoli trovare la posizione con Hamsik che a un certo punto si è abbassato centralmente e Lavezzi che si è spostato a sinistra ma la situazione non è cambiata. A complicare il quadro, poi, una certa imprecisione, soprattutto dei centrocampisti e in particolare di Inler. Le posizioni si sono invertite con la Fiorentina che faceva il Napoli trovando gli spazi (ma l’occasione migliore nel primo tempo è venuta da una palla inattiva: una punizione di Vargas con Natali che anticipava di testa Cannavaro costringendo De Sanctis a una provvidenziale respinta).
GENEROSI –Mazzarri non è riuscito a trovare la chiave giusta per aprire i portoni fortificati della Fiorentina. Ci ha provato ma con scarsissimi risultati. Ha buttato in campo, nella ripresa, Pandev e risistemato la difesa a quattro con l’arretramento di Zuniga, lo spostamento sulla corsia di sinistra di Aronica, l’abbassamento dietro la punta centrale di Hamsik (che dall’inizio del secondo tempo ha provato a cercare fortuna in quella posizione in maniera più continua rispetto al primo tempo). Ma alla resa dei conti all’attivo della fase offensiva napoletana resta solo un gran tiro di Inler con risposta inappuntabile di Boruc. Nella squadra di Mazzarri non ha fatto difetto la generosità ma la lucidità. Lucidità che non è mancata alla Fiorentina. Ora il Villareal: per il Napoli sarà un’altra storia.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
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