Buffon gli ha fatto trovare la fascia sulla panca dello spogliatoio del San Nicola, lo stadio che Cassano conosce meglio di tutti. Lo stadio della sua infanzia. Antonio l’ha trovata lì sopra quando è rientrato dal campo per il riscaldamento. Non credeva ai suoi occhi. Giocava a Bari, in Nazionale, con la maglia numero 10 sulle spalle e ora anche con la fascia di capitano al braccio.
Lo stadio impazzito per lui appena lo speaker ha annunciato il suo nome: capitano Cassano.
E’ per questo che il ragazzo di Bari Vecchia appare emozionato. E comincia così a raccontare la sua notte: « Mi sono trovato molto bene, ma prima di tutto voglio ringraziare Gigi Buffon, i compagni, Prandelli ed i dirigenti per quel gesto che mi ha fatto emozionare (la fascia di capitano, ndr). L’ho saputo nel riscaldamento e ho chiesto se si fossero sbagliati, invece era tutto vero. Mi hanno fatto un regalo immenso. Ho giocato da capitano in mezzo alla mia gente che non potrò mai dimenticare. Il gesto di Buffon è stato quello di un grande capitano e di un grande uomo. In Nazionale sono sempre con lui, figuratevi che massacro, e mi sopporta sempre…» .
SIPARIETTO CON BUFFON – Cassano parla nel salottino della Rai, quando Buffon appare in diretta dalla zona-mista: «Mi è sembrato naturale dargli la fascia, dice il portiere.
E’ un gesto fra di noi, in un gruppo che si stima. Se avessimo giocato a Brescia, l’avrei data a Pirlo. Cassano deve volersi bene. Questa fascia (rivolto al suo compagno di squadra, ndr) è anche perchè tu ricordi di comportarti bene e di giocare un grande Europeo » . Antonio ringrazia ancora il capitano (senza fascia…) e soprattutto il ct che ha appena detto di aver visto giocare a Cassano la migliore partita da quando fa parte della sua Italia. «Sono d’accordo col ct, è stata la mia miglior prestazione nella sua gestione. Ho fatto una gran bella gara, e ringraziate Gigi Riva che mi ha fatto una testa così per farmi venire in tv, io mi confido con lui come con un consigliere, per me lui è il vero punto di riferimento. A Prandelli dico mille volte grazie, mi ripropone sempre e mi ha sempre dato fiducia: lui con me non avrà mai problemi. Ho giocato bene anche se avevo ancora due-tre chili sopra… Ancora non sono finito, perchè ne ho sempre una più del diavolo». Dallo studio Claudio Ranieri, al debutto come commentatore tv, gli chiede se era rigore: «No mister, niente rigore. Io non sbaglio mai lo stop, ma quando lo sbaglio, mi arrangio».
La Redazione
P.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro