Ma che freddo fa, ma che Napoli sarà… A parte l’interrogativo meteorologico lanciato da Nada alcuni decenni fa, e mai come ora attuale, il Napoli torna a San Siro per far visita al “diavolo” dopo averlo strapazzato nell’andata del San Paolo. Nella gelida Milano, domani alle 15, ci saranno parecchie migliaia di sciarpe azzurre per provare a sciogliere le “stalattiti” dalle maglie azzurre. Milan-Napoli è già spettacolo ancor prima di cominciare, anche se la priorità dei partenopei si chiama “punti” e non tanto spettacolo. Quelli che per svariati motivi sono mancati nelle ultime partite, quelli che rialzerebbero anche il morale sceso sotto i livelli di guardia.
IL PRIMO GOL – Sono passati quasi due anni: 21 marzo 2010, primo gol di Hugo Campagnaro con quella maglia ambita e messa appena da sei mesi, una gioia indescrivibile, anche se quel Milan-Napoli fu solo un mezzo sgambetto al diavolo, che riequilibrò il match con un velenoso Inzaghi. Passato recente, ma ancora vibrante, così la storia del “toro di Cordoba” in azzurro iniziava a dipanarsi con più luci che ombre, sino ai giorni nostri. Sino ai giorni in cui qualche ombra in più è apparsa all’orizzonte, ma questo ci può anche stare. Non dimentichiamo che l’argentino ha continuato ad esaltarsi contro le milanesi, aprendo le marcature sabato 1 ottobre 2011, nello storico 0-3 rifilato all’Inter, nel giorno del 50° compleanno di mister Mazzarri. E solo venti giorni prima, gol anche al Cesena, sempre in trasferta, sempre da attaccante aggiunto, come quando era al Piacenza, agli inizi (correva l’anno 2002) dove operava da esterno di centrocampo. Ed ancora, sette presenze in Europa League, sei in Champions, il tutto compreso nelle 94 in maglia azzurra, con la previsione a breve di spegnere le cento candeline. E questo è già di per se’ un successo.
INCIAMPA – Il toro appare disorientato, inciampa e si rialza, lo fa ancora ma è sempre in piedi. Non tira però indietro la gamba, non si preoccupa di metterci la faccia, la maschera grintosa dai tratti marcati e quel ghigno colorato d’azzurro da un “bite” provvidenziale che lo rende ancora più arcigno. Sembra uno di quei personaggi alla “Dick Tracy”. Qualche incomprensione con Mazzarri durante la sostituzione in Siena-Napoli, ma sa che il tecnico è uno dei suoi primi sponsor a e sa pure che il pubblico è sempre dalla sua, nonostante qualche sbavatura di troppo nelle ultime uscite.
E’ ORA DI VINCERE – E’ l’imperativo più pressante di un Campangaro mai domo. «Se siamo al top nessuno ci ferma» ripete con sicurezza Hugo Armando, classe 80, alla radio ufficiale del Napoli, per informare i tifosi e motivare se stesso «per poter vincere dobbiamo essere sempre al 100%, la sfida col Milan ci carica ancora di più. A differenza delle big puntiamo su passaggi di prima e dinamismo in abbondanza ma, ripeto, se siamo al top nessuno può fermarci. Ribadisco che da un punto di vista fisico, nonostante gli impegni ravvicinati, non siamo in calo. Il Milan è una grande squadra con un Ibrahimovic strepitoso, ma noi possiamo batterlo». E sugli svarioni difensivi – «Sono errori individuali che possono tranquillamente essere evitati. Non è colpa dell’organizzazione in generale. Ammetto che c’è qualche episodio arbitrale che ci lascia un po’ perplessi…» – e le coppe – «Le critiche sono state troppe. Siamo ancora in corsa per le due Coppe, con ottime possibilità di passare il turno in quella italiana. Sono convinto che i tifosi preferiscono che facciamo strada in Europa». Il 14 febbraio ci saranno le convocazioni per l’amichevole Svizzera-Argentina, a Radio La Red (emittente sportiva di primo piano a Buenos Aires) sono convinti che ci sarà anche Hugo.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
