Tutto come previsto: Zuniga oggi, Maggio con l’Inter. E poi, dentro gli eroi di Manchester. Il Napoli è pronto. Pronto a ricominciare la maratona, con qualche testimone che passa di mano in mano, ma con uno spirito di fondo unico e inimitabile. Quel sacro fuoco così mazzarriano che unisce tutti. Senza esclusioni. E allora, sotto con il Villarreal. Nella riedizione della sfida della stagione di coppa precedente, ma promossa nel prestigio e nel valore: perché la Champions League è la regina; perché dopo il pareggio con il City, gli azzurri hanno l’occasione di segnare un punto fondamentale in questa strana partita di tennis applicata al calcio. Un set point? Qualcosa del genere. E le luci del San Paolo sono già puntate sull’erba dell’arena stracolma.
CAMBIO ANNUNCIATO – Zuniga e Maggio, dicevamo. Che della formazione pronta a sfidare gli spagnoli sono il primo punto focale: Mazzarri ha deciso di risparmiare l’esterno della Nazionale di Prandelli, convocabile com’è accaduto con la Fiorentina non più tardi di sabato ma non ancora al meglio. La scelta era già parsa chiara domenica: perché tra quattro giorni c’è l’Inter al Meazza, la seconda passerella scudetto, e lo staff medico coordinato dal dottor Alfonso De Nicola ha suggerito di gestire l’affaticato Maggio con l’accortezza dovuta. Il tecnico non ha battuto ciglio: dentro Zuniga, che tra l’altro è in forma. Caso chiuso: a destra correrà Camilo detto Cami; a sinistra Dossena.
RECUPERI E FENOMENI – Quanto lavoro per lo staff medico. Un gruppo che tocca tirare nuovamente in ballo anche nell’analisi del resto della formazione che, ieri pomeriggio, l’allenatore ha provato nella quiete del centro sportivo di Castelvolturno trasformato in una fortezza: Campagnaro e Inler ci saranno. Smaltiti i malanni rimediati con la Fiorentina (contusioni a una gamba per entrambi). Bene, bis. Due sospiri di sollievo. L’argentino si sistemerà a destra, in difesa, con Campagnaro e Aronica; lo svizzero farà coppia con Gargano.
E davanti, i tre professori: Hamsik, Lavezzi e Cavani. In ordine sparso di posizione. E fra i pali? Beh, neanche a dirlo: De Sanctis. A prescindere. Sempre e comunque: lui è l’insostituibile guardiano di una porta salvata con miracoli sfoderati in serie in 80 partite ufficiali giocate consecutivamente, e per intero, volando a livelli strabilianti. Una pantera, un fenomeno di passione e professionalità. Fuori causa Dzemaili, ancora sofferente per il pestone di Chievo, e Donadel, a corto di condizione.
L’EMOZIONE – Nella lista dei convocati per il Villarreal è comparso anche il nome di Massimiliano Ammendola, mezzapunta classe 1990 di Pollena Trocchia, cresciuto nella Primavera azzurra e poi mandato in giro a farsi le ossa con un contratto in tasca (a Noceto e all’Aversa Normanna, per la precisione). Sarà emozione vera, per lui.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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