Cavani e Lavezzi, ancora loro. Il Napoli centra la quarta vittoria consecutiva in campionato (la quinta se si considera anche la Champions) espugnando 2-1 Parma nell’anticipo dell’ora di pranzo della 26/a giornata. Una vittoria sofferta, forse anche immeritata, arrivata al termine di una partita giocata benissimo dalla squadra di Donadoni, che, dopo essere andata sotto nel primo tempo, ha avuto una grande reazione nella ripresa, ha trovato il pareggio ed è stata beffata nel finale quando si era lanciata alla disperata ricerca del gol vittoria. Raccoglie più di quanto ha seminato invece il Napoli, ancora una volta trascinato dai suoi fantastici attaccanti: Cavani, al sedicesimo gol stagionale, e Lavezzi, al settimo (il quinto nelle ultime quattro partite compreso il Chelsea). Faranno discutere molto alcune scelte dell’arbitro Valeri: su tutte il gol decisivo di Lavezzi in chiaro fuorigioco, ma anche un tocco di mano in area di Dossena a inizio ripresa.
Quella del Tardini è stata comunque una partita intensa, giocata a ritmi alti nonostante l’orario inconsueto. Le tante assenze non hanno impedito ai gialloblù di Donadoni di scendere in campo con tanta determinazione. Giovinco si è dimostrato subito un cliente molto scomodo per la difesa azzurra (giallo a Grava al primo intervento), così come pericolosi sono stati gli inserimenti da dietro di Galloppa. Ha fatto fatica a prendere le misure il Napoli, che si è visto annullare un gol di Cavani per un fuorigioco millimetrico di Dossena. Una buona occasione l’ha sprecata Lavezzi (destro a lato), così come Galloppa (sinistro alto) dall’altro lato. Ha dovuto fare i conti con la sfortuna Mazzarri, che ha perso per infortunio Britos (colpo al piede operato dopo l’infortunio a Barcellona nel Gamper) e Grava (problema muscolare alla coscia destra) ed è stato costretto a far entrare Campagnaro e Fernandez. Da una grande iniziativa di Lavezzi è nato nel finale del primo tempo il vantaggio azzurro: Cavani è stato steso in area da Musacci e si è guadagnato il rigore. Dal dischetto il Matador si è visto respingere la conclusione da Mirante, ma è stato lestissimo a insaccare sulla ribattuta (per lui sedicesimo gol in campionato). Sui piedi di Paletta è capitata subito l’occasione del pareggio, ma De Sanctis è stato graziato.
E’ stato un monologo del Parma invece tutto il secondo tempo, con la squadra di Donadoni che ha schiacciato a lungo la squadra di Mazzarri nella propria metà campo. I gialloblù hanno reclamato con veemenza un rigore per un tocco di mano in area di Dossena, ma l’arbitro Valeri ha fatto proseguire. Il tecnico del Napoli ha esaurito i cambi facendo entrare Inler al posto di Gargano nel tentativo di arginare la pressione costante di Giovinco e compagni, ma la mossa non ha dato i frutti sperati. Gli ingressi di Valdes e Marques (fuori Musacci e Okaka) hanno dato ulteriore verve alla squadra di Donadoni, che ha trovato il meritato pareggio sugli sviluppi di un angolo con Zaccardo, abile a ribadire in rete una corta respinta di De Sanctis su conclusione di Paletta. Tranne un destro da posizione defilata di Cavani, il Napoli non si era mai visto in avanti nella ripresa fino a cinque minuti dal termine (nel frattempo Mazzarri era stato espulso per proteste). Poi, sempre sull’asse Cavani-Lavezzi, è nata l’azione del raddoppio: palla filtrante del Matador per il Pocho (partito in chiara posizione di fuorigioco non ravvisata dal primo assistente Giordano) e destro che supera Mirante fra le proteste dei difensori del Parma. L’argentino ha sprecato poi in pieno recupero l’occasione del tris centrando un clamoroso palo dopo un contropiede ben orchestrato da Cavani e Inler. Centra così, davanti agli oltre cinquemila tifosi festanti che lo hanno seguito al Tardini, il quarto successo di fila il Napoli, che si avvicina sempre di più alle zone alte della classifica.
Fonte: CdS
La Redazione
P.S.
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