Federico Fernandez ce l’ha fatta: oggi a Verona, con il Chievo, toccherà a lui. Anche a lui. E sarà il debutto dal primo minuto in una partita ufficiale con la maglia azzurra: emozione, forse un po’, ma niente paura, perché al Bentegodi, in tribuna, ci saranno anche mamma Claudia e papà Carlos. La hinchada di casa, pardon i tifosi personali. Sempre in prima linea.
LA FAMIGLIA – Dunque, Napoli ti presento Federico detto Fede. È più o meno questo, il motivetto sottinteso della scelta di Mazzarri: il tecnico di San Vincenzo punta su di lui, su questo marcatore 21enne molto argentino, cioè tosto e grintoso, che, come dimostrato nelle amichevoli estive, al carattere e alla prestanza fisica unisce anche la rapidità e un’ottima propensione aerea. Colpi di testa in difesa e in attacco: Fernandez sa anche segnare, lo ha dimostrato sia nell’Estudiantes sia in Nazionale, la Seleccion, dove ha debuttato ad aprile e fatto gol a maggio contro l’Ecuador, alla seconda. Un delirio per i genitori. Fedelissimi, ieri a Napoli e oggi a Verona. I signori Fernandez, proprietari di una tabaccheria a Tres Algarrobos, provincia di Buenos Aires, sono di stanza a Marechiaro, dove Fede ha trovato casa dopo pochi giorni dal suo arrivo, ma oggi si trasferiranno in Veneto per applaudire il debutto del giovane leone.
IL LOCO – La Napoli di Fernandez, che in Argentina ha anche un fratello e una sorella, è fatta di cose semplici: una villetta vicina a quella di Lavezzi, con il quale ogni tanto si concede un asado; le cene familiari a base di mozzarella e pomodoro, che ormai hanno scalato la hit-parade dei suoi gusti; i bagni nella piscina di casa, condivisa con i proprietari, l’imprenditore Francesco Carannante e sua moglie Giuseppina. Che di Federico sono ormai la famiglia napoletana insieme con suo zio Oscar, argentino che vive a Napoli e amico del procuratore, Rodolfo Cardon. Ed è proprio grazie a loro che, a casa Fernandez, quest’estate è arrivato (e ha alloggiato) anche Martin Palermo. Il Loco. La leggenda del Boca. L’ex attaccante della Nazionale, totem di Maradona che anni fa è stato anche a un passo dal vestire la maglia del Napoli, ha visitato la città e poi Positano, in barca, con tutta la truppa: Fede ha fatto un’apparizione, rapida, e poi è scappato in ritiro. Ma ha recuperato al ritorno: ancora Positano, sempre in barca, e poi Sorrento e Capri. Le isole e le perle del Golfo: perché a lui piace andare per mare, oltre che per aree di rigore.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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