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CdS – Abete: “Passo avanti”. Tommasi si aspettava di più e prende tempo

« E’ stato fatto un importante passo avanti, ci aspettiamo una soluzione positiva. Il nodo da sciogliere resta la du­rata del contratto, credo che ci vorrà qualche ora, poi si potrà sciogliere ».

 Questa sorta di miracolo di San Gennaro con tanto di liquefazione d’ordinan­za avverrà molto probabil­mente nel pomeriggio di oggi. Anche nell’ufficio del presidente federale, Gian­carlo Abete che ieri, dopo tante giornate nuvolose e tempestose, ha vissuto una mattinata se non ra­diosa almeno soleggiata. Non a caso in occasione del «taglio del nastro» dei Mondiali di Beach Soccer, insieme al presidente del­la Fifa, Sepp Blatter. Oggi Abete riceverà Damiano Tommasi e lo stato mag­giore dell’Aic per convin­cerlo a evitare « contrap­posizioni ». E opera di con­vincimento sta compiendo anche il presidente del Coni, Gianni Petrucci, evocato anche ieri matti­na da alcuni partecipanti all’assemblea di Lega, so­prattutto da coloro che al­la fine hanno fatto preva­lere la tesi della durata li­mitata a una decina di me­si.

DELUSO– Tommasi si atten­deva qualcosa di più dal punto di vista della vigen­za. Ed effettivamente, l’as­semblea di Lega chiamata a esprimersi, aveva dato indicazione favorevole al­la scadenza naturale, cioè il 30 giugno 2013. Solo che la votazione non aveva da­to la maggioranza richie­sta («appena» dodici con­tro otto). A quel punto, Aurelio De Laurentiis ha rilanciato con forza la pro­posta dell’accordo ponte assicurando che proprio il presidente del Coni avreb­be, alla fine, convinto l’Aic. In realtà, buona par­te dei dirigenti riuniti nel­la sala di via Rosellini so­no convinti che alla fine la scadenza verrà prorogata perché la Lega ha tanti di quei problemi da risolvere che non riuscirà a chiude­re in dieci mesi le trattati­ve per un nuovo accordo. Ma alla fine la proposta di De Laurentiis è passata perché ha ricompattato la Lega su una posizione uni­taria.

CONSULTAZIONI– Tommasi ha nascosto la delusione con una certa difficoltà echiesto a Beretta 24 ore di tempo per decidere. Il presidente dell’Aic dedi­cherà la mattinata a con­sultare i capitani. Nel frat­tempo ha concordato an­che un incontro con Abete per avere ulteriori assicu­razioni (il presidente fede­rale nella lettera inviata nei giorni scorsi alla Lega aveva manifestato la sua preferenza per la scaden­za naturale, giugno 2013). Dopo, nel pomeriggio, ar­riverà la risposta che do­vrebbe essere positiva (la firma del nuovo accordo potrebbe avvenire lunedìa Palazzo Chigi, sotto gli occhi dei sottosegretari Gianni Letta e Rocco Cri­mi, del presidente del Co­ni e di quello federale). Certo non sono mancati ieri i tentativi di riaprire discorsi chiusi come, ad esempio, quel famoso ar­ticolo otto che disponeva i « trasferimenti obbligato­ri ». A reintrodurre il tema ci avrebbe pensato Beppe Marotta, amministratore delegato della Juve, che prima di entrare in assem­blea aveva significativa­mente rilasciato una di­chiarazione di fuoco sul caso Amauri. Ma pochi avevano voglia di riaprire il contenzioso. E su questa linea oggi si dovrebbe as­sestare anche l’Aic.

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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