Lo scontro sullo stadio San Paolo tra il presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis e il sindaco Luigi de Magistris, probabilmente, non impedirà quest’oggi al primo cittadino di Napoli, di occupare la sua poltrona in tribuna autorità, accanto al patron azzurro, per assistere alla gara tra Napoli e Cagliari. La sua presenza avrà ancor di più un valore istituzionale. Del sindaco tifoso, in pace col Napoli, si ha oggi un vago ricordo. I giri di campo, la maglia azzurra con nome e numero 1 indossata all’inizio della sua amministrazione, sono finiti in soffitta. Si va avanti, adesso, seguendo atti e delibere. Si procede nella direzione indicata dal consiglio comunale di proroga dell’affidamento della gestione fino a giugno del 2015. Questi anche i termini concessi al club di Aurelio De Laurentiis per presentare un progetto di ristrutturazione dell’impianto. E se «questa è casa mia», al Napoli non resta scelta: accettare o meno le condizioni poste dal sindaco. Soprattutto rispetto alla novità dei concerti. Il 3 ed il 26 luglio sono le due date già fissate per le esibizioni di Vasco Rossi e Jovanotti su un terreno di gioco che fino ad oggi è stato di pertinenza del Napoli e per il quale il club ha speso trecentomila euro per renderlo uno dei migliori d’Italia. Ma, si dice a Palazzo San Giacomo, i concerti non rovinano il prato. L’aspetto diventa secondario, chè se venisse presentato un progetto di ristrutturazione, l’imprenditore De Laurentiis dovrebbe quanto meno dire la sua sugli eventi che si svolgerebbero al di fuori della stagione agonistica. Esistono poi documenti firmati dalla Asl che dicono chiaro e tondo che al San Paolo non si possono tenere concerti. L’ultimo sopralluogo della Asl risale al 2004, quando durante l’esibizione proprio di Vasco Rossi, i tecnici rilevarono nelle abitazioni vicine «movimenti oscillatori tali da costringere gli esperti ad abbandonare le loro postazioni». Tali da costringere i cittadini ad abbandonare le case. C’è anche un fascicolo in Procura per inquinamento acustico.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro