Sull’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, una ricostruzione accurata degli episodi che hanno portato all’epilogo negativo per la trattativa di Soriano: “Roberto Soriano e il Napoli, questa trattativa non s’ha da fare. Parafrasando Manzoni. La sintesi che meglio aiuta a spiegare la convulsa giornata di lunedì a Milano dei dirigenti del Napoli, Andrea Chiavelli e Cristiano Giuntoli in due hotel differenti, del presidente De Laurentiis a Roma e del centrocampista della Sampdoria in ritiro a Coverciano con la Nazionale. L’ufficio del Napoli attrezzato all’hotel Gallia con fax e stampante, quello «volante» della Samp che invece si appoggiava all’albergo per inviare mail. La Filmauro con gli avvocati di De Laurentiis a Roma e Soriano che riceveva mail, chiedeva all’hotel di Coverciano l’utilizzo dello scanner, rinviava di volta in volta pagine di contratto modificate o rettificate. Il suo ok al trasferimento è giunto ma solo verbalmente alle 22.20 al patron De Laurentiis. E quello di Zuniga, altro calciatore coinvolto nell’operazione, e che era a Napoli alle 22,45. Un quarto d’ora alle undici, gong del calciomercato, non sarebbe mai bastato per completare le operazioni e depositare i contratti. Il fotofinish non è materia per il Napoli che studia fino all’ultima lettera dell’ultima riga i suoi contratti, nè probabilmente per un giocatore che per due mesi e fino alla domenica precedente aveva detto di no e poi si era convinto il giorno successivo. Matrimonio, pare, solo rinviato“.
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