La lettera scritta da Fabio Cannavaro è garbata, ma determinata. Toni pacati, ma decisi. In sintesi: la partita di addio al San Paolo è un progetto che non si ferma, nonostante il paventato diniego del presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis. All’ipotesi concreta che il patron azzurro non gli conceda l’utilizzo dello stadio San Paolo per l’evento annunciato nelle scorse settimane, il cui incasso sarà devoluto alla Città della Scienza, il napoletano, cresciuto a Fuorigrotta, replica con incredulità e dispiacere. Invita de Laurentiis a rivedere il suo orientamento, pur comprendendo i motivi alla base della mancata autorizzazione. Suggerisce un’altra data, compatibile con le esigenze della società sportiva, che motiva le sue perplessità sullo svolgimento della partita con i lavori di ristrutturazione dello stadio, necessari per l’ottenimento della licenza Uefa. Scrive Cannavaro: «Non sono esperto in materia
ma, pur condividendo l’importanza di realizzare questi lavori il cui inizio mi risulta essere stato ritardato per cause indipendenti dalla società, continuo a pensare che procrastinarli di 24 ore non dovrebbe arrecare un danno. In cuor mio spero ancora che il presidente nelle prossime ore cambi il proprio orientamento e ci dia il via libera, anteponendo ai suoi più che legittimi interessi, che sono poi quelli del Calcio Napoli, quelli di una causa importante come la ricostruzione della Città della Scienza. Un evento di questo genere è anche un segnale forte a livello internazionale, una chiara espressione del desiderio che Napoli ha di intraprendere nuove strade per dimostrarsi una realtà che vuole tornare ad occupare il ruolo che le compete. Ed è per questo che in ogni caso il mio progetto andrà avanti. Lo ritengo troppo importante per fermarsi di fronte a qualunque tipo di ostacolo. Chiedo fin d’ora di darmi il suo benestare, che chiederò ovviamente a tutti gli altri soggetti coinvolti, perché l’evento si svolga lunedi 2 settembre». Per quella data, infatti, i lavori per l’ottenimento della licenza Uefa saranno abbondantemente terminati. Fabio Cannavaro, sostenuto nei giorni scorsi, sia dal sindaco Luigi de Magistris che dal fondatore di Città della Scienza, Vittorio Silvestrini, aveva atteso l’unico sì che mancava per lo svolgimento dell’evento. Quello, appunto, del presidente del Napoli al quale, per convenzione, spetta l’autorizzazione per l’utilizzo del terreno di gioco. De Laurentiis non si è mai espresso ufficialmente, il «no» sarebbe arrivato all’ex campione del mondo in via privata. C’è una macchina organizzativa già in movimento per l’evento del 13 maggio, Cannavaro aveva promesso di portare a Napoli campioni del calibro di Ronaldo, Messi e Maradona. Una serata di festa con gli artisti napoletani Edoardo Bennato e Pino Daniele. Tutto ciò rischia di saltare, almeno per ora. Il presidente del Napoli si trova alle Maldive e rientrerà soltanto domenica per la partita tra Milan e Napoli a San Siro. Probabilmente, trovarà tempo e modo la settimana prossima di esprimere pubblicamente la sua decisione.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
La Redazione
L.D.M.
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