I rapporti tra la società e gli ultrà, le aggressioni ai calciatori del Napoli e alle loro compagne, cinquecento biglietti per la finale di Coppa Italia finiti in mano ai tifosi estremisti in circostanze poco chiare: dopo i fatti di Roma, i pm di Napoli hanno ripreso gli approfondimenti sulle vicende che ruotano intorno allo stadio. Il ferimento di Ciro Esposito e il colloquio tra Gennaro De Tommaso e Marek Hamsik hanno indotto i magistrati a rivedere alcuni episodi del recente passato che potrebbero ora essere interpretati diversamente. C’è poi la vicenda dei biglietti, metà di tribuna e metà di curva, che potrebbe costituire un nuovo filone di indagine. Tutto ruota, comunque, intorno alla figura di Genny ‘a carogna, capo dei Mastiffs di cui almeno due collaboratori di giustizia hanno parlato negli anni scorsi. Tra i vecchi episodi che i pm stanno ora rileggendo ci sono in particolare le rapine subite da alcuni giocatori del Napoli, tra cui Marek Hamsik e Valon Behrami. Ad entrambi i campioni furono strappati gli orologi, che però ricomparvero nei giorni successivi: nella cassetta della posta nel caso di Hamsik, dopo un allenamento a Castel Volturno nel caso di Behrami.
Proprio al processo per la rapina subita da Behrami il collaboratore di giustizia Salvatore Russomagno riferì che le aggressioni non erano fini a se stesse, ma frutto di una regia precisa: dovevano essere una punizione per quei giocatori che rifiutavano di presenziare ad eventi organizzati dagli ultrà. Gli inquirenti stanno ora verificando se quelle rapine siano state anche un modo per condizionare o minacciare i giocatori per motivi ancora oscuri. Lo stesso collaboratore, inoltre, fa riferimento a Ciro De Tommaso, padre di Gennaro, come ricettatore di orologi: è possibile che proprio lui abbia avuto un ruolo nel recupero degli orologi riconsegnati ai calciatori? Per chiarire i dubbi, nelle prossime settimane i pm del pool reati da stadio (il procuratore aggiunto Filippo Beatrice e i sostituti Antonello Ardituro, Danilo De Simone e Vincenzo Ranieri) potrebbero convocare in Procura i diretti interessati: Marek Hamsik innanzitutto, ma anche Aurelio De Laurentiis e altri dirigenti della società. Accertamenti non immediati, dal momento che è la Procura di Roma, che indaga sul ferimento di Esposito e sulla trattativa per giocare la partita, che ha la priorità nel disporre dei testi. Potrebbe inoltre essere nuovamente interrogato anche Salvatore Russomagno, che al processo per la rapina a Behrami non è stato creduto: i giudici hanno infatti condannato l’imputato che lui aveva cercato di discolpare. Un nuovo filone investigativo potrebbe invece essere avviato sulla cessione dei biglietti da parte della società. Sabato scorso sarebbero stati circa 500 i tagliandi finiti misteriosamente nelle mani degli ultrà dopo essere stati ritirati dal mercato. È andata davvero così? E se sì chi li ha consegnati ai tifosi estremisti? Perchè premiare persone che si sono rese protagoniste di gravi atti di violenza?
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
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