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Cavina e l’emozione della vigilia: “Finalmente ci siamo! Ecco quale sarà il nostro obiettivo…”

Lunga chiacchierata con Cavina alla vigilia della prima giornata di Campionato contro Forlì

L’emozione è tangibile. La si scorge dagli occhi di Demis Cavina che di “formicolii nella pancia” come questo forse ne ha vissuti pochi altri. Un anno d’attesa, ma ora ci siamo. Le battaglie al Tnas sono solo un lontano ricordo. C’è il campo. Finalmente. E Cavina è già pronto e già in clima partita.

Come ci posizioniamo in questo campionato? L’obiettivo deve essere chiaro. E deve essere chiaro anche per chi ci segue. Sinceramente non voglio partecipare allo sport di alzare l’asticella per l’avversario. Bisogna essere sinceri per quella che è stata la storia di questa società, molto bella, affascinante, ma pur sempre nuova. Ha sempre lavorato per costruire una solida base e soprattutto dal punto di vista organizzativo. Per tutte queste ragioni il nostro obiettivo è quello di centrare i playoff. E devono essere centrati con grande voglia, con grande stimolo da parte nostra. Anche per ripagare lo sforzo fatto dalla società.

Campionato più competitivo? Sicuramente c’è stato un livellamento verso l’alto. Per la storia di questo campionato non ho mai visto una squadra in evidente difficoltà rispetto alle altre dal punto di vista tecnico. Non credo si possa distinguere una spaccatura per questo campionato. Non c’è mai stato nulla di scontato. Nella Lega Adecco Gold sarà importante l’identità di gruppo, la chimica di squadra, piuttosto che le qualità del singolo. Sono dispiaciuto del fatto che si sia messo mano ad un campionato che funzionava. Ma sono contento che sia nato un altro ancora più bello sulla carta. Ci sono comunque delle squadre che sono ancora in work in progress, farcite di tanti giovani. I cambiamenti saranno minimi per regolamento e mi auguro anche per scelta. Questo è un campionato che per storia non ha avuto mai drastici cambiamenti di roster. 

Il bilancio della preparazione? Rimanendo sull’aspetto tecnico, la nostra è una squadra che ha mostrato ottime cose in difesa, sin dai primi scrimmage. Una squadra che è cresciuta molto anche in attacco, soprattutto nelle ultime uscite. Quando vi dicevo che non ero preoccupato per i risultati degli scrimmage era perchè sapevo che il peso della preparazione atletica si faceva sentire. Tuttavia, sono un allenatore molto pignolo. Quindi è ovvio che dobbiamo migliorare sotto ogni aspetto. Io penso che una squadra fino a Febbraio debba crescere. Di raccogliere i frutti se ne riparlerà da Marzo.

Infortunati? Quelli influenzati sono recuperati. Forse un po’ debilitati perchè qualcuno di loro ha provato a giocare. Non dovrebbero esserci problemi. Per quanto riguarda gli infortuni fisici, Malaventura ha fatto tre allenamenti non completi che rientrano nel processo di re-inserimento nella squadra. E’ stato assistito dal dottor D’Alicandro e dal fisioterapista D’Ancicco in grande armonia. E’ chiaro che è il giocatore più indietro a livello fisico rispetto agli altri, stiamo valutando un po’ la sua gestione. Matteo comunque sarà nei dieci domani.

L’attesa? Tutti associavano il mio nome a Napoli da Ottobre, nonostante la . L’attesa è durata tanto tempo perchè io mi son sentito parte di questo progetto sin dall’inizio. Ho un formicolio allo stomaco, una grande emozione. Le mie aspettative sono alimentate da tutte le situazioni che si son venute a creare dall’Ottobre scorso. Sono estremamente soddisfatto che questa attesa stia sfociando in un altro importante step. Contro Forlì è una prima di campionato dai toni poetici, la voglia di giocare è altissima!

Calendario a favore per coinvolgere il pubblico? Io ho la testa al match con Forlì. So di Veroli, ottima squadra, che è alla seconda giornata, e di Imola, che ha un buon quintetto, che verrà al PalaBarbuto per la terza. Poi non conosco quali sono le altre nostre avversarie. Per quanto riguarda Forlì è indubbio che sia una squadra con ambizioni diverse dalle nostre. Forlì è una piazza calda. L’ho vista giocare dal vivo, se guardiamo il passato delle due squadre, il pronostico è semplice. Ma si gioca al presente. Forlì è una squadra che ha lo spirito e la voglia di dimostrare che non è una Cenerentola. Ha giocatori  di qualità come Cain che farà un ottimo campionato. E’ una squadra viva, frizzante. Al di là di tutto c’è l’aspetto delle prime giornate, sempre molto delicate, dove ci son tanti fattori che inficiano sui risultati. Dovremmo avere un impatto difensivo importante e cercare di correre, anche se a livello di centimetri abbiamo un vantaggio. Dovremmo arrivare a Febbraio con un’identità ben precisa, questo è il nostro obiettivo primario.

Soluzione Allegretti da 3 per un quintetto più alto? E’ una soluzione che stiamo studiando. Marco nasce da tre, negli ultimi anni della sta giocando prevalentemente da 4, ma è un’ala atipica capace di colpire da ogni posizione del campo. Ovviamente se schierassi Allegretti da 3, non lo farei in base all’avversario, ma sempre in base a quell’identità di gruppo che ci deve contraddistinguere.

Servizio a cura di Stefano D’Angelo

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