Aveva promesso fedeltà alla causa partenopea in tempi non sospetti. Erano i giorni tesi di novembre, quando il club sperava di rientrare nel campionato di Legadue attraverso il Tnas e Bartocci era passato a Scafati. Ma Demis Cavina, emiliano doc come Piero Bucchi, il coach della super Carpisa degli anni d’oro, anche dopo la bocciatura del Coni non aveva mollato la presa: «Se tornate in Legadue non prendete altri allenatori, io ci sarò sempre per voi», confidò a Maurizio Balbi. E il patron dell’Azzurro Napoli Basket non ha dimenticato quell’attestato di fiducia e stima, offrendogli un contratto da coach della sua nuova Napoli.
«La scelta di Napoli per mille motivi mi stimola tantissimo, c’è voglia di rientrare nel grande giro, di riaccendere la passione, e io sono felice di essere uno della truppa – dice il tecnico -. Il primo obiettivo? Riconquistare il pubblico napoletano, che è competente, appassionato e vuole innamorarsi di nuovo della pallacanestro. Dunque avremo bisogno di tante energie, in campo e fuori, e stiamo lavorando per garantire ai tifosi una squadra che li conquisti. Apriamo quindi ufficialmente una stagione che sarà ricca di particolari significati sia per la nuova società che per il sottoscritto. Non vedo l’ora di essere a Napoli e di cominciare a lavorare, con gioia e grande intensità dando vita a questo progetto che conosco da tempo e nel quale credo molto».
Il coach visionerà i giovani più interessanti dei parquet italiani alla vetrina della Summer League che si tiene da domani a giovedì al Palaruggi di Imola e dove ci sono alcuni under che potrebbero rientrare nel progetto azzurro come l’ex Biancoblù Bologna, Infante, o il campano Porfido. Entro fine giugno cominceranno anche i lavori di ristrutturazione del Palabarbuto che prevedono, tra le altre cose, il rifacimento del parquet, degli spogliatoi e l’istallazione di un nuovo tabellone elettronico.
La carriera di Demis Cavina da capo-allenatore inizia nel 1997 a Castel San Pietro Terme, provincia di Bologna, suo paese natale, nel campionato di B2. Poi Cavina passa nella stagione successiva a Castelmaggiore ottenendo una doppia promozione in due anni. Roseto, Imola e Fabriano le sue successive tappe fino a sbarcare a Sassari, nel biennio 2007-09, dove sfiora la promozione in Serie A, perdendo in extremis gara-4 contro la Vanoli Soresina. Chiusa la parentesi sarda, Demis approda alla Snaidero Udine, con la quale arriva ai quarti di finale dei playoff. Poi nella stagione 2010-2011 è alla guida della Prima Veroli, dove vince la Coppa di Lega. Nell’ultima stagione, dopo la delusione della bocciatura del Tnas alla riammissione di Napoli, approda sulla panchina della Givova Scafati subentrando in corsa all’ex tecnico di Napoli Maurizio Bartocci, per un curioso gioco del destino. E riesce ad accedere ai playoff grazie ad un’incredibile vittoria sulla Sigma Barcellona all’ultima giornata di campionato.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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