NEL bel mezzo dei festeggiamenti, Cavani ha parlato chiaro. «Il trampolino di lancio che mi ha proiettato fin qui sono state le mie prestazioni e i gol che ho segnato al San Paolo», ha detto il centravanti sudamericano, mettendo subito in chiaro che la sua parabola di vittorie non dovrà certo interrompersi ora. «Mi godo questa impresa, mi riposo un po’ e poi ritorno in tempi rapidi in Italia: ho voglia di disputare un’altra grande stagione», ha promesso da Montevideo il bomber, che è atteso da almeno un paio di settimane di meritata vacanza. A Castel Volturno dovrebbe farsi rivedere solamente il 10 agosto, a diciotto giorni dalla partenza del campionato. Con le pile ricaricate al massimo, però. Il Napoli non gli metterà fretta. Dal ritiro di Dimaro, subito dopo la vittoria in finale contro il Paraguay e il trionfo in Coppa America, Cavani ha ricevuto i complimenti di Mazzarri, del ds Bigon e dei compagni di squadra, che si sono messi immediatamente in contatto al telefono con il Matador. E il centravanti ha ricambiato la dimostrazione d’affetto con una bella notizia. «Sto bene, sono completamente guarito dall’infortunio al ginocchio. Per questo mi sono rimesso a disposizione del ct Tabarez e sono riuscito a giocare perlomeno uno spezzone dell’ultima partita. Ci tenevo tanto a scendere pure io in campo, è vero, ma non avrei mai corso dei rischi». È rimasto invece in panchina l’altro azzurro dell’Uruguay: Walter Gargano. Felice per il trionfo anche lui, in attesa di capire una volta per tutte quale sarà il suo futuro, che gli riserverà quasi certamente un cambio di maglia. Il centrocampista interessa alla Fiorentina: trattativa già iniziata. Non c’è più feeling tra il Napoli e Gargano, che ha interpretato come una segnale di poca stima nei suoi confronti la rivoluzione del centrocampo, con gli acquisti di Inler, Dzemaili e Donadel. Ma Hamsik spera ancora di convincere l’uruguaiano a non andar via. «Walter deve restare, può darci tanto. Lo dico pure perché è mio cognato e vorrei che la mia famiglia restasse unita», ha spiegato ieri il giocatore slovacco, raccontando allo stesso tempo di avere chiuso con il Milan. «Amo la maglia azzurra e questa città: non ho mai pensato di cambiare squadra, non vedo l’ora di sentire la musichetta della Champions al San Paolo…», ha promesso Marekiaro, chiudendo una volta per tutte il capitolo mercato. «Sono contento e mi trovo bene in questo gruppo. L’esperienza del rafting è stata davvero divertente, una specie d’allenamento in più per il campionato ». Hamsik ha già cominciato il conto alla rovescia e sta dando l’esempio ai compagni di squadra nel ritiro in Trentino: grande impegno e doppietta pure ieri pomeriggio, sul campo ridotto. Lo slovacco ha fatto centro anche dal dischetto, in attesa del ritorno di Cavani: il primo rigorista, di cui Mazzarri dovrà fare a meno ancora per un po’. Certa la assenza del bomber uruguaiano nelle prossime quattro amichevoli, contro Barletta, Grosseto, Penarol e Siviglia. El Matador, invece, conta di esserci il 22 agosto, al Nou Camp, per la super sfida contro il Barcellona. «Sono innamorato di Napoli e de-dico la mia vittoria in Coppa America ai tifosi azzurri, che mi sono sempre stati vicinissimi ». Ma il bello deve ancora arrivare. Ieri mattina è partita la campagna abbonamenti, con una discreta affluenza al botteghino. Niente dati ufficiali, per ora. De Laurentiis, però, punta a superare quota 25 mila, mai raggiunta nelle precedenti sette stagioni della sua gestione.
Fonte: Repubblica
LA Redazione
D.G.
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