A Danzica, Edinson Cavani e la sua Uruguay (reduce da quattro risultati negativi) rendono omaggio alla Polonia e al suo neo presidente federale, Zbgniew Boniek: il Matador (in campo con la maglia numero 21) è travolgente nel primo tempo e realizza il raddoppio della Celeste con un tiro da pochi metri su assist meraviglioso di Suarez. Per Edi è il settimo gol in dieci giorni, segna da quattro partite consecutive e dopo il rientro dall’infortunio alla coscia non conosce soste. La gara del bomber azzurro dura solo un tempo perché, come da accordi col Napoli, il ct Tabarez a inizio ripresa lo sostituisce (da Gaston Ramirez, ex Bologna).
Delude anche con la maglia del Cile, Edu Vargas: il 22enne parte titolare nella sfida con la Serbia al fianco di Alexis Sanchez, l’ex stella dell’Udinese ora al Barcellona. Vargas gioca 55 minuti poi il ct Borghi lo sostituisce. Per la cronaca i cileni sono stati sconfitti per 3-1 e Vidal è stato espulso.
Continua a non trovare momenti di gloria con la sua nazionale, Marek Hamsik: non solo la Slovacchia ha compromesso il suo cammino verso Brasile 2014 con alcuni risultati negativi, ma ieri sera ha anche perso il sentitissimo derby con la Repubblica Ceca (una volta era la Cecoslovacchia) per 3-0: un modo, per i cechi, di vendicarsi degli slovacchi che nel 2010 li avevano eliminati nelle qualificazioni ai mondiali sudafricani. Il capitano Hamisk non ha brillato e non è riuscito ad evitare la figuaraccia. Marek è rientrato da Olomouc già in tarda nottata.
Va meglio ai tre svizzeri impegnati in un’amichevole in Tunisia conclusasi per 2-1 a favore degli elvetici: a Sousse la formazione di Ottmar Hitzfeld ha vinto dopo che Inler ha fallito un rigore. Poi a segno al 40’ Derdiyok, Dohuadi e al 94’ di Shaqiri. In campo dall’inizio (e per solo un tempo) Inler e Dzemaili. Nella ripresa entra anche Behrami, proprio al posto di Dzemaili. Anche lo juventino Lichtsteiner in campo per 45’.
Arabia Saudita e Argentina hanno pareggiato per 0-0 in un’amichevole giocata a Riad, davanti a un pubblico che ha dedicato cori e striscioni a Lionel Messi. La Pulce non è riuscita a segnare e chiude quindi l’anno solare 2012 a quota 12 con la sua nazionale, record di Gabriel Batistuta eguagliato. Quella di ieri è stata un’Argentina al piccolo trotto, che ha giocato senza forzare troppo. Campagnaro in panchina tutto il tempo, mentre Fernandez è rimasto in campo per tutta la gara.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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