Riecco il Matador. Superato anche il test della rifinitura, calcia, corre, pressa. Ora si sente sicuro. Il problemino al flessore della coscia sinistra è scomparso: ha dato il suo ok e giocherà contro il Torino Dopo due partite di stop e i forfait in extremis contro Chievo Verona e Atalanta stavolta Edinson non ha riservato cattive sorprese alla vigilia della sfida contro il Torino.
La risonanza magnetica aveva nuovamente scongiurato lesioni muscolari e il Matador si è allenato senza accusare problemi. Gioca titolare e riprende la corsa al trono dei bomber. Tanta voglia di giocare e tanta voglia di tornare a segnare. In Europa League l’ultima rete al Dnipro, su rigore, che fu anche l’ultima sua partita. In campionato l’ultima rete a Genova, il rigore contro la Samp. L’ultima rete su azione in casa contro la Lazio, il 26 settembre, fu anche il suo ultimo gol al San Paolo, poco più di un mese fa.
Sei reti in campionato, una in Europa League e una in Supercoppa. Edinson vuole ripartire forte e riprendere la marcia a suon di gol. Il Toro è avvertito. Il Matador assolutamente determinante per il Napoli, una presenza fondamentale in termini di gol ma non solo. Edinson è uno che non molla mai, vuole vincere sempre, un trascinatore, uno di quelli che dà l’esempio. Per lui saltare due gare è stata una sofferenza, soprattutto la seconda di Bergamo quando il suo rientro sembrava praticamente certo. Uno stop che arrivò al termine della rifinitura e dopo che era arrivato anche l’ok dello staff medico.
Gioca Cavani e riforma la coppia d’attacco con Pandev. Il macedone ha recuperato dall’infortunio alla caviglia che l’aveva costretto a saltare l’allenamento di venerdì, fornite ieri le giuste rassicurazioni da un punto di vista medico: Mazzarri lo confermerà titolare. Pandev attraversa un periodo d’involuzione ma va sostenuto proprio in questa fase. Il tecnico conosce la psicologia dei suoi azzurri meglio di chiunque altro, ecco perchè sa bene che il modo migliore per rilanciare il macedone è dargli fiducia. Due gol in campionato, tutti e due al San Paolo, il primo con il Parma e il secondo con l’Udinese: poi un paio di partite sotto tono. Panchina iniziale per Insigne, quindi, tra l’altro uno dei pochi reduci da tre partite consecutive da titolare perchè giocò anche in Europa League contro il Dnipro. Lorenzo che finì stremato contro l’Atalanta sarà impiegato eventualmente nella ripresa, potrebbe esserci una staffetta.
Un altro che ha giocato tutte e tre le ultime partite è Gamberini. Ma Mazzarri neanche stavolta rinuncerà a lui, visto che l’ex viola ha dato ampie garanzie e comunque negli ultimi venti contro l’Atalanta è andato in panchina. Aronica è pronto ma la maglia da titolare andrà ancora una volta all’ex difensore dei viola. Aronica potrebbe essere schierato anche da esterno alto a sinistra ma Dossena verrà confermato nel ruolo.
Rientro di Cavani a parte (il Matador gioca al posto di Insigne) l’unico cambio rispetto a Bergamo ci sarà a centrocampo. Troverà posto dal primo minuto Dzemaili, candidato ad uscire è Inler. Una scelta tattica, legata a quelle che sono le caratteristiche del centrocampo del Torino e anche per il minutaggio delle ultime tre partite, compresa l’Europa League. Behrami saltò la sfida in Ucraina, fu sostituito a Bergamo nel secondo tempo e comunque ha caratteristiche tali per cui la sua presenza contro il Toro è da considerare fondamentale. Quindi la coppia svizzera di centrocampo oggi al San Paolo sarà Dzemaili-Behrami.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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