Cavani sicuro, anzi sicurissimo. Smaltite le scorie del match di Europa League e il leggero infortunio contro il Dnipro, il Matador ci sarà dal primo minuto al «Ferraris». Il dubbio sul partner d’attacco dell’uruguaiano Mazzarri lo ha sciolto ieri in maniera definitiva. Un testa a testa con le indicazioni del sabato che hanno dato il macedone più avanti del gioiellino di Frattamaggiore. Per il resto tutto confermato. Indisponibile ancora Zuniga a sinistra gioca Dossena e con lui tutti quelli schierati contro il Torino.
Per il partner di Cavani, quindi, la scelta del tecnico toscano è ricaduta su Pandev: nell’undici base il macedone con Insigne pronto a subentrare nella ripresa. Possibile staffetta, magari come si verificò a Genova contro la Sampdoria: Goran nella squadra di partenza, Lorenzo durante il secondo tempo. Una formula che quella domenica al «Ferraris» fruttò tre punti agli azzurri.
Pandev o Insigne. Vantaggi con uno e vantaggi con l’altro, svantaggi con uno e svantaggi con l’altro. Un’analisi attenta di Mazzarri fino all’ultimo secondo utile. Una scelta che il tecnico si è voluto conservare fino alla rifinitura. Il titolare nelle valutazioni del tecnico è Pandev, l’alternativa è Insigne. La gerarchia è questa, le posizioni s’invertono in occasione delle partite di Europa League. L’aspetto psicologico è importante insieme a quello tattico. E sono proprio questi due elementi che Mazzarri prende in considerazione per ponderare la scelte. Il macedone ha esperienza e numeri, una presenza importante in campo da questo punto di vista. Gli manca il guizzo decisivo in questa fase, non è particolarmente brillante e si vedono di meno suoi numeri decisivi. Però tatticamente è importante per assicurare una copertura maggiore. Insigne, più rapido e esplosivo, dà invece qualcosa in più come inventiva negli ultimi venti metri. Lorenzo però è meno difensivo proprio per caratteristiche fisiche. Queste le valutazioni che mette Mazzarri sul piatto della bilancia anche se poi di volta in volta le considerazioni possono mutare. E in questa settimana più che mai Insigne è stato vicinissimo a Pandev, un testa a testa avvincente, un duello che si è protratto fino all’ultimo secondo utile.
Sette gol Cavani, due Pandev, uno Insigne. Queste le cifre del campionato. La differenza diventa abissale con le partite di Europa League, Cavani di gol ne ha segnati cinque e tutti al Dnipro. In totale il Matador è a 13 con la rete in Supercoppa alla Juve, Pandev a tre con il gol di Pechino, solo una rete per Insigne che però è quello che ha giocato di meno rispetto agli altri. Il gioiellino di Frattamaggiore è stato convocato dal ct Mangia per la prossima amichevole dell’under 21 contro la Spagna martedì allo stadio Franchi di Siena, dopo essere stato decisivo nei play off contro la Svezia e quest’anno è stato anche chiamato da Prandelli che lo fece esordire contro Malta.
Giovedì al San Paolo contro il Dnipro sono partiti tutti e due in panchina, Insigne è entrato dopo dieci minuti nella ripresa (insieme a Hamsik) e Pandev poco prima della mezz’ora. Con loro in campo la trasformazione degli azzurri e l’esplosione di Cavani, autore di una tripletta negli ultimi quindici minuti. La straordinaria rimonta azzurra si è avuta con le tre stelle in campo, anzi quattro, tenendo presente anche Hamsik.
Il super attacco utile in particolari momenti quando c’è da sovvertire una situazione di difficoltà, come quella contro il Dnipro quando c’era da recuperare lo svantaggio e da rimettere in piedi la qualificazione in Europa League.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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