La giornata era (forse) iniziata non proprio bene per Walter Mazzarri, ma di sicuro è finita come peggio non avrebbe potuto: Edinson Cavani esce dal campo di allenamento, poco prima delle 17, accusando una piccola fitta al flessore della coscia sinistra. Tanto basta per mandare in fibrillazione tutti. Attraverso il proprio sito, il Napoli conferma il problema muscolare al Matador. La traduzione è che la presenza nella gara con il Chievo del bomber uruguaiano è improvvisamente in dubbio. In forte dubbio. Il test decisivo verrà fatto questa mattina, verso le 11, quando sui campi di Castelvolturno è in programma la solita rifinitura: solo in quel momento, arriverà il verdetto.
Cavani, in realtà, da parte sua ha già deciso: lui, vuole giocare. Lo ha detto subito, appena fuori dal terreno di gioco. Quel piccolo risentimento che lo ha però costretto prudentemente a fermarsi ieri pomeriggio, non è per lui incidente che può tenerlo a riposo questa stasera. Il dolore non è costante, Edi non lo avverte quando cammina ma solo quando fa alcuni movimenti. Ovvio che qui non conta solo l’enorme cuore del fenomeno di Salto. Entra in gioco anche il fatto che da qui ai prossimi 14 giorni, il Napoli giocherà una gara ogni tre giorni. Un tour de force che invita lo staff medico guidato da Alfonso De Nicola a frenare le voglie di andare in campo dell’uruguaiano. La decisione finale spetterà ovviamente a Walter Mazzarri.
Non è un grosso guaio fisico, sia chiaro, non è un infortunio particolarmente serio ma la paura è che il dolore accusato nell’allenamento di ieri possa essere il segnale di una problema un po’ più grave: la piccola contrattura potrebbe nascondere il sintomo di un affaticamento muscolare che va curato solo con il riposo. E con i massaggi. Edi ha scherzato con i compagni provando a ridimensionare il piccolo accidenti che gli è capitato. Lo staff medico è più prudente: però sarebbe sbagliato perdere del tutto le speranze di vedere il numero 7 del Napoli in campo contro gli scaligeri in una gara dove la posta in palio è improvvisamente molto alta. I recuperi miracolosi del Matador non si possono mai escludere. Anzi, sembrano scontati. Va in campo sempre. In fondo, Cavani non doveva giocare nemmeno a Pechino, reduce dal lungo viaggio dall’Inghilterra e neanche sabato sera allo Juventus Stadium dopo l’interminabile ritorno dal SudAmerica.
L’infortunio che mette in allarme il Napoli e Mazzarri c’è, qui la pretattica non c’entra nulla. Ma il Matador è un campione antico e taciturno, capace di scendere dalle copertine per salire verso la porta avversaria, con passo felpato e istinto assassino. E con grande generosità. Ma giocherà solo se la sua guarigione sarà completata.
Se non dovesse farcela, il tecnico di San Vincenzo schiererà dal primo minuto Lorenzo Insigne, riproponendo in attacco il tandem estivo con Goran Pandev. Una coppia che ha giocato insieme nel corso di quasi tutte le amichevoli pre-campionato, quando Cavani era impegnato con l’Uruguay alle Olimpiadi. Il talento di Frattamaggiore freme e non vede l’ora di tornare a giocare in serie A dal primo minuto. Non ha nessuna chance Edu Vargas, il vero vice-Cavani: per Mazzarri il cileno non è pronto per la serie A. E quella di stasera non è una gara per fare test. È una partita da vincere ad ogni costo. Per riprendere la marcia in campionato. E per questo la notizia del recupero di Behrami (finalmente una buona notizia) scioglie molte delle sue riserve. Nessun turnover neppure sulla fascia: Zuniga ormai ha scavalcato Dossena nelle gerarchie del tecnico di San Vincenzo.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
