Ha corricchiato, calciato senza forzare con il sinistro ed anche con il destro, effettuato cambi di direzione. Cavani sta meglio con l’infortunio alla caviglia destra; la distrazione sta rientrando ma Mazzarri ha ritenuto opportuno non convocarlo per Milano. Meglio che guarisca del tutto. Eppure non è stato semplice spiegare al Matador che sarebbe stato rischioso andare in campo con l’Inter. Ha dovuto dar fondo a tutta la sua dialettica il medico sociale, Alfonso De Nicola. « Guarda Edi che se forzi….», «Metti caso subisci un colpo allo stesso posto… », «Perché correre il rischio che resti fermi più tempo?». Cavani ha ascoltato, obbedito, ma senza tutta quella convinzione. Per lui, la convocazione in nazionale è altrettanto importante. Il richiamo della Celeste impegnata con la Bolivia (il 7 a Montevideo) e con il Paraguay ( l’ 11 ad Asuncion) è troppo forte.
«Non posso disattendere la convocazione se non ricevo una comunicazione ufficiale da laggiù » , avrebbe confidato il bomber mentre dalla sede del Napoli partiva la documentazione diretta all’AUF ( la federcalcio uruguagia) sulle condizioni cliniche del calciatore. Il Napoli spinge per l’esenzione, motivandola con un infortunio non del tutto rientrato.
BRACCIO DI FERRO? – Un infortunio che ha costretto Mazzarri a non convocarlo per la gara con l’Inter. E spinge anche per evitargli lo stress di due trasvolate oceaniche. Ma dall’Uruguay vogliono a tutti i costi Cavani. Il medico della Celeste, Alberto Pan, ha contattato direttamente il calciatore ed anche il staff sanitario del Napoli. Lo stesso ct Tabarez ha detto: « Noi lo aspettiamo comunque ». E dopo i colloqui sono state prese ventiquattr’ore di tempo per valutare, senza però scartare l’ipotesi che l’attaccante possa aggregarsi alla Nazionale per le due gare di qualificazione al Mondiale in Brasile. Insomma, c’è il rischio che esploda un caso diplomatico tra il club partenopeo e i vertici della federcalcio uruguagia. Chissà come s’arrabbierà De Laurentiis. Per lui esiste la giusta causa perchè Cavani non risponda a quest’ultima convocazione. E la federcalcio uruguagia non può decidere arbitrariamente sull’impiego di un tesserato per cui il club di appartenenza rinuncia a schierarlo in una partita così importante ed inoltre mobilita fior di professionisti per rimetterlo in sesto. Oggi sapremo. Intanto stamattina Cavani lavorerà in piscina (corsetta in acqua alta) in attesa di una comunicazione ufficiale dall’Uruguay. Se al giocatore venisse chiesto di rispondere ugualmente alla convocazione, non è da escludere una diffida da parte del Napoli che intende così cautelarsi in caso di nuovo infortunio. Non sarebbe la prima volta. Un problema nel problema.
I SOSTITUTI – Mazzarri, dal suo canto, ha più di un’opzione per rimpiazzare il Matador. La prima, e più accreditata, riguarda l’impiego di Pandev, ex di turno, da prima punta. Se il macedone non ha piena autonomia, verrà rimpiazzato a gara in corso da Mascara o Santana. La seconda, coinvolge Mascara ( in tandem con Hamsik) alle spalle di Lavezzi, che ebbe modo di sostituire Cavani lo scorso campionato ( a Bologna) e trovando il primo gol in maglia azzurri. Fino all’ultimo Mazzarri terrà top secret la scelta. Dipende da che tipo di gara vorrà impostare. Lo scorso campionato, senza Cavani, il Napoli uscì imbattuto sei gare su sei: quattro vittorie (tutte fuori casa) e due pareggi. Almeno la cabala compensa un forfait così importante ma l’assenza resta di quelle pesanti.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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