Due giri di campo, poi Cavani è costretto ad arrendersi. La caviglia destra fa ancora male, fuori luogo rischiare. Il Matador si consulta con il medico sociale De Nicola, poi parla con Mazzarri, e il direttore sportivo Bigon e alza bandiera bianca. Non è stato inserito nella lista dei convocati e non è partito per Milano. Proseguirà a Napoli le terapie e non dovrebbe rispondere alla convocazione dell’Uruguay per la doppia sfida di qualificazione per i Mondiali contro Bolivia e Paraguay. Ma Tabarez non ha escluso questa eventualità facendo sapere che lo staff medico uruguaiano sta monitorando l’infortunio del Matador e che potrebbe convocarlo in caso di miglioramento.
Niente Cavani, quindi. Mazzarri pensa alla sostituzione, De Laurentiis ha puntato su Pandev come protagonista al «Meazza». «Le scelte le faccio io, Pandev ha le caratteristiche giuste per fare il vice Cavani perché dà una mano in copertura. Sicuramente sta crescendo e gli ha fatto bene giocare, in questo momento però non ha ancora tutti i novanta minuti nelle gambe. È una delle possibili soluzioni», ha spiegato Mazzarri. L’ex interista in campo dal primo minuto appare la soluzione più probabile considerando anche le motivazioni del macedone contro la sua ex squadra. E anche per un ragionamento tattico: il Napoli con Pandev nel ruolo di Cavani, cioè punta centrale, non si snaturerebbe rispetto allo schieramento solito ricalcando più o meno l’assetto di Manchester e il tecnico confermerebbe la sua prerogativa di attingere alle doppie coppie per ruolo.
L’altra soluzione alla quale il tecnico sta pensando è quella di spostare Lavezzi centravanti, in tal caso l’esterno andrebbe scelto tra Santana, Mascara e Zuniga, soluzione che ha adottato spesso l’anno scorso in mancanza del Matador. In tal caso sarebbe possibile rivedere il colombiano nel tridente d’attacco.
«Non escludo un impiego di Zuniga davanti, è un giocatore eclettico che può fare bene anche in quel ruolo. Ho due, tre idee in testa. Voglio capire se è possibile giocare con tre attaccanti se stanno bene e possono fare ciò che gli chiedo anche in fase difensiva»,
ha detto l’allenatore. Il dubbio del sostituto di Cavani sarà sciolto solo oggi nell’immediata vigilia. Assenza ovviamente pesantissima quella del Matador: l’uruguaiano è il bomber della squadra, quello che ti trasforma in oro ogni pallone utile. Una scelta che Mazzarri intende prendere all’ultimissimo minuto tenendo presente sia l’importanza della fase offensiva che difensiva. Tanti aspetti, tra i quali anche la capacità di dare una mano nel gioco aereo sui calci d’angolo o calci piazzati avversari, una specifica attitudine di Cavani.
Per il resto la formazione anti Inter è fatta. Aronica ha superato il test decisivo, smaltito il problema muscolare accusato contro il Villarreal: sarà regolarmente in campo nella difesa a tre con Campagnaro a Cannavaro. Fondamentale in partite del genere poter schierare l’assetto difensivo tipo, altrimenti Mazzarri avrebbe dovuto impiegare Fernandez a destra e spostare Campagnaro a sinistra. Recuperato anche Maggio: il nazionale aveva saltato per precauzione la sfida di Champions contro il Villarreal (al suo posto da esterno destro di centrocampo giocò Zuniga). Presenza fondamentale la sua, utilissimo Maggio nello scacchiere tattico. Contro l’Inter sarà fondamentale la copertura delle fasce e in quest’ottica il lavoro dell’azzurro di Prandelli e di Dossena diventa fondamentale. Al «Meazza» grande attesa per Hamsik che cerca il primo gol contro l’Inter e per il Pocho Lavezzi inseguito in estate dai nerazzurri.
Scelte obbligate in mezzo, a centrocampo giocheranno ancora una volta lo svizzero Inler e l’uruguaiano Gargano, una coppia ottimamente assortita e che ha ben funzionato contro il Villarreal. Un vero e proprio tour de force per i due centrocampisti costretti agli straordinari per gli infortuni di Dzemaili e Donadel. La sosta potrà consentire di recuperarli con più calma, lo svizzero non risponderà alla convocazione della nazionale.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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