Una doppietta per chiudere un anno fantastico. Cavani segna due gol al Genoa, arriva a quota nove, torna il Matador di sempre. Si rilancia nella corsa verso il titolo dei bomber. Ma esalta la squadra più che se stesso:
«Siamo sempre stati convinti delle nostre forze, quello che è successo con la Roma non doveva sviarci. La risposta è che la squadra c’è e vogliamo arrivare lontano».
Cavani ha risposto con i gol, come sempre, al momento particolare:
«Momenti particolari capitano a tutti. Oltre che personali sono anche momenti della squadra, poi si sa che i compagni ti aiutano a superare i momenti difficili è questa la forza della squadra».
Una vittoria tonificante per l’uruguaiano e per il Napoli:
«Ora abbiamo dieci giorni per riposarci e al ritorno per dimostrare che Napoli c’è e vuole andare lontano».
Dà una spiegazione al rallentamento subito dal Napoli in campionato.
«Giocare in Champions ti porta via forza fisica e mentali: è difficile giocare sempre al massimo ogni tre giorni».
Torna sulla vittoria sul Genoa:
«Al di là dell’importanza dei gol, la cosa più bella è che la squadra ha reagito dopo il ko contro la Roma, non poteva finire meglio quest’anno: abbiamo regalato una bella vittoria a tutta questa gente che ci voleva. Auguri a tutti i tifosi, speriamo che il 2012 possa essere ancora migliore».
Ha abbracciato Mazzarri a ogni gol: un segnale di riconoscenza al tecnico che lo ha sempre difeso, un segnale di unità. Cavani è cresciuto in maniera esponenziale con il tecnico toscano, non aveva mai segnato tanto in carriera. Quest’anno non aveva fin qui viaggiato ai ritmi dello scorso campionato ma comunque i suoi gol li ha segnati: nove in campionato e quattro in Champions, tredici in totale.
«Per il Napoli poteva essere meglio come poteva essere peggio: la cosa più bella è che siamo tutti tranquilli, ognuno ha dato il massimo per questa squadra e per questa città, per questo Napoli che si fa sentire in tutto il mondo».
Due gol da bomber vero. Sul primo è stato freddissimo, sul secondo geniale con un colpo sotto. E poi di palle gol ne ha avute anche altre, non è riuscito a metterla dentro, ci è andato vicino in almeno un altro paio di occasioni.
Ha sfruttato al meglio la grande libertà che gli ha concesso la difesa del Genoa ed è tornato letale come nei giorni migliori. Il Matador ha sfruttato al meglio gli assist di Pandev.
Le ultime due reti le aveva segnate al Lecce, poi i due turni di black out contro Novara e Roma. Ora ricaricherà le pile in Uruguay a Natale e tornerà per le sfide di gennaio con Palermo, Bologna, Siena e Genoa.
«Penso di tornare in Uruguay dalla mia famiglia per cercare di riposare. Forse andrò anche a caccia, come sempre».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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