Arriva, s’allena, gioca. Come previsto. Cavani prima dell’allenamento parla con Mazzarri, lo rassicura sulle sue condizioni, poi svolge il lavoro tecnico-tattico insieme ai compagni. L’unico allenamento insieme ai compagni di preparazione alla sfida contro la Juventus. Rientrato giovedì in ritardo, per un problema di coincidenza aerea, rispetto all’orario previsto non è riuscito infatti a scendere in campo in tempo a Castelvolturno.
Reduce dai dieci giorni con la nazionale uruguaiana, due pesanti sconfitte con Argentina e Bolivia e il problema anche dell’altura da smaltire per la partita che si è giocata mercoledì a La Paz a 3600 metri d’altezza. Un Cavani sicuramente sottoposto a un grande stress, un giro del mondo in pochi giorni, il Matador che è abituato a non fermarsi mai dovrà dare un’altra risposta delle sue grandi capacità di recupero.
Gioca dall’inizio allo Juventus Stadium, parte titolare, poi si vedrà. Se Mazzarri dovesse vederlo in difficoltà atletica con il passare dei minuti potrebbe cambiarlo a partita in corso e dare spazio a Insigne. La risposta sulle sue condizioni, infatti, Cavani potrà darla soltanto sul campo, in partita. In genere le sue risposte sono sempre confortanti. I viaggi transoceanici, gli spostamenti, il numero infinito di partite non hanno mai rappresentato un problema per il Matador. Ad agosto volò da Londra a Pechino senza neanche un giorno di riposo e dopo la delusione per l’eliminazione dell’Uruguay dalle Olimpiadi. Giocò la Supercoppa, fu il migliore in campo segnò un gol, ne sfiorò altri e lottò come un indemoniato anche in nove contro undici.
Titolare Cavani, il vero top player del Napoli, l’attaccante della percentuale realizzativa altissima con la maglia del Napoli. Tanti gol a tutti gli avversari, Juventus compresa. Una tripletta indimenticabile al San Paolo, la notte dello storico 3-0. Poi la rete su rigore all’Olimpico di Roma nella finale di coppa Italia, gol che lanciò il Napoli verso il successo del trofeo, partita poi chiusa dalla rete di Hamsik.
Cavani contro la Juve, Cavani contro Chiellini. Ci furono scintille in un’amichevole all’Olimpico di Roma tra Italia e Uruguay, vinse la Celeste 1-0 e i due entrarono spesso in contatto pericoloso. Altre sfide sempre intense sia a Napoli che a Torino. Il Matador, in verità, non sarà controllato solo da Chiellini, anzi partendo largo a sinistra si contrapporrà innanzitutto a Barzagli e a Bonucci quando proverà a sfondare per vie centrali.
Il capocannoniere della serie A, sei gol in sette partite, proverà ancora a far gol a Storari, c’era lui in porta all’Olimpico e c’era anche lui in porta al San Paolo nel 3-0. Quattro dei suoi cinque gol alla Juve li ha segnati a Storari, uno solo a Buffon, quello della Supercoppa a Pechino.
La Juve che voleva il Matador, un sogno estivo, nulla di più, un interessamento e basta. Incedibile l’uruguaiano e con una valutazione assolutamente fuori portata, sessanta milioni, una cifra che non fa parte del budget della Juve. E così allo Juventus Stadium Cavani ci sarà ma ancora una volta da avversario. E cercherà il suo primo gol la maglia del Napoli a Torino.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
