Cavani più ricco di Messi: il City pronto a coprire d’oro il Matador con 15,5 mln all’anno!

Sold out: perché ora che il (pro)fumo di Londra è in quei tredici milioni e mezzo di sterline, una vagonata di money che in euro equivale a quindici milioni e mezzo di euro (trecentomila a settimana di stipendio), l’affare del secolo può ufficialmente decollare, avendo l’asta autorevoli e facoltosi acquirenti provenienti da (quasi) ogni angolo della Terra. Il mondo è una palla di cuoio colma di danaro tintinnante e dai 55 milioni vagheggiati in Baviera a questa miniera di diamanti che il “Daily Mail” ritiene già destinata dagli sceicchi del Manchester City direttamente sul conto corrente di Edinson Cavani – a quel punto il più pagato della Premier, e anche più di Messi – c’è una fortuna che sta(rebbe) per cascare a pioggia sul Napoli e sul proprio matad’or, sommersi da una cascata che manco Paperon de Paperoni.
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LOTTERIA – Il biglietto vincente è in quei numeri da favola d’un principe azzurro che non s’è negato nulla: e i novantasette gol in tre stagioni (circa), figli d’un talento e d’un fiuto sproporzionati, hanno avviato le danze scomposte. Tutti pazzi per Cavani, l’uomo dei sogni che un giorno è al Real e l’altro al Barcellona, poi si ritrova al Chelsea e infine scopre d’essere stato prenotato dal Manchester City, non senza aver attraversato – per approdare dalla Spagna al Regno Unito – la Monaco di Pep Guardiola, il santone che l’ha incuriosito e professionalmente conquistato.
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LA SUA VOCE – La settimana più “chiacchierona” viene aperta e (teoricamente) chiusa dalla sincera confessione di Cavani, un maestro d’equilibrismo e di diplomazia, incapace di mentire a se stesso e però intellettualmente onesto: «Sarebbe bello rigiocare la Champions con il Napoli. Ma so bene che nel calcio è impossibile far previsioni: io darò sempre il massimo, sino all’ultimo secondo in cui resterò qui, per vincere» . Il tempo è un galantuomo e svelerà quante lancette gireranno ancora in quel San Paolo trasognante, gli occhi sospesi nel vuoto ad attendersi una prodezza di Sua Maestà il bomber.
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LE VOCE DEI SUOI – E’ un valzer di frasi (e di interpretazioni), è un’anteprima di mercato che vive nell’etere e che attraverso Luis Cavani veste «al 50%» di blanco quel gigante svelatosi a Napoli in tutta la sua grandezza: e mentre intorno regna sovrana ancora l’incertezza, c’è Nando Guglielmo – il fratello maggiore – che nella sua candida ammissione «non sa, ma sarebbe bello vederlo in una grandissima» e Mamma Berta, alla quale «l’amore di Napoli è parso unico e, seppure dovesse andar via, lui comunque un giorno qui tornerà» .
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LE POSIZIONI – I numeri hanno un’anima e i contratti presentano delle condizioni: e in quel quinquennale firmato nella scorsa estate, la clausola rescissoria di sessantatré milioni (netti) rappresenta il passepartout (eventualmente), per una separazione remunerativa per chiunque, per il Napoli di De Laurentiis, aggrappato all’ultima speranza ( «ho messo quella cifra così alta proprio perché vorrei restasse» ), per un gentleman che ha stregato una città intera con un centinaio di capolavori e una lealtà d’altri tempi ( «io ho avuto tantissimo da questa gente ma nel calcio non si può prevedere il futuro» ). Ore 15, c’è pure Napoli-Cagliari: il big ben non ha ancora detto stop.