NAPOLI – E vissero felici e contenti: ma alla fine di quei tre anni da delirio di massa, una fusione completa di corpi e anime, restava (ingiustificata) l’ombra d’una separazione netta e troncante, un divorzio afflittivo trasformato in tormento. Il calcio è in certe sue espressioni il riflesso (talvolta alterato) dell’esistenza, lo specchio (deformante) della vita: e in quel congedo secco, scandito però dal tran tran d’un mondo che va di fretta e non concede pause, la scia di malinconia per quello strappo s’era impregnata d’un velo sottile di rancore. Ma Cavani è tornato ed ha scelto di farlo (come De Sanctis) attraverso il Corriere dello Sport-Stadio, l’ambasciatore attraverso il quale «mostrare» ciò che in quel triennio è invece rimasto all’ombra dei 104 gol e d’una serie di capolavori d’un artista approdato a un passo da Diego. « 1000 giorni indimenticabili». Il talento umano – e quindi i sentimenti – vivono (mediaticamente) sotto la scorza del fuoriclasse, soffocati dalla priorità conquistata in campo dal gesto tecnico e dalle prodezze: ma i geni hanno un cuore e sanno sempre scegliere le parole giuste per esprimere se stessi. « 104 momenti speciali vissuti con voi». I tre anni di Cavani rappresentano il patrimonio inestinguibile della memoria napoletana, della sua Storia calcistica, e nel saluto postumo c’è molto più d’un bomber divenuto eroe: « Grazie per tanto amore». Nell’incancellabile passato restano le vibrazioni, la consapevolezza d’un vissuto attorcigliato in quegli abbracci collettivi, la coscienza d’essersi concesso insieme ciò che il destino ha offerto e un’eredità ch’è in quei 64 milioni garantiti al Napoli ma pure nella romantica lettera ch’esprime un amore intramontabile.
Ecco il messaggio del Matador: ” 1000 giorni indimenticabili, 104 momenti speciali vissuti con Voi. L’azzurro per sempre nel cuore. Grazie per tanto amore. Gracias Napoli”
La Redazione
G.D.
Fonte: Corriere dello Sport
