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Cavani: “Napoli al top in Italia”

Per l'attaccante azzurro i suoi 29 gol è merito di Mazzarri e dei compagni di squadra

Ore 22.41, sotto il cielo di Roma i tre fischi di Banti dicono che la stagione del Napoli è finita qui. Non quella di Cavani, però, perché il Matador è un moto perpetuo in campo, su e giù da un’area all’altra, ma anche fuori, un globe trotter che di miglia sulla sua scheda fedeltà ne accumula quanto basta per fare due, tre, quattro volte il giro del catalogo premi. Cavani parte per l’Uruguay, tra oggi e domani (probabilmente da Roma, se non da Napoli, dipende dalle coincidenze) attraverserà ancora una volta l’Oceano per rispondere alla chiamata di Tabarez. Cavani parte e di conseguenza parte anche il tormentone estivo: quella di ieri sera è stata l’ultima apparizione (e l’ultimo gol) con la maglia del Napoli? Un interrogativo legittimo, che equivale a chiedersi, nel caso, se davvero rivedremo il Matador al via della prossima Serie A. Perché almeno una cosa è ben chiara a tutti: se dovesse lasciare Napoli, lascerebbe anche l’Italia. L’interrogativo aleggia sull’Olimpico nella notte di un addio scontato, quello di Walter Mazzarri. E’ un segno del destino, il Foro Italico è carico di suggestioni per i tifosi napoletani: qui nel 2012 (domani sarà passato esattamente un anno) si brindò alla Coppa Italia ma ci fu anche il passo d’addio del Pocho che da lì a poche settimane Lavezzi sarebbe volato a Parigi. Dopo la partita, su Twitter il Matador ha postato una foto di un abbraccio con Mazzarri: «Abbiamo portato il Napoli tra le squadre più importanti d’Italia. E’ stato un orgoglio essere allenato da un mister come Mazzarri che oggi ci saluta, ho imparato tanto insieme a tutto il gruppo. Essere capocannoniere è speciale, però esserlo con questa maglia lo è ancora di più. Grazie ai miei compagni, senza di loro non potevo mai raggiungere questo traguardo» . Walter ha detto ciao. E lui? 

NAZIONALE – Il mercato non dorme mai, e non farà dormire neanche i tifosi azzurri. Ma Cavani certo non starà fermo, la sua straordinaria stagione non è ancora conclusa, c’è ancora da segnare qualche gol con l’Uruguay, perché la nazionale è sempre al centro dei suoi pensieri. Sarà ancora un’altra estate bollente per Cavani e l’Uruguay. L’anno scorso il Matador fu impegnato con l’Olimpica a Londra (fallendo la qualificazione alle semifinali), nel 2011 volò in Argentina per la Coppa America, vincendola, e nel 2010 ovviamente volò in Sudafrica per il Mondiale. Avendo vinto due anni fa la Coppa America, l’Uruguay dal 15 giugno sarà impegnato in Brasile nella Confederations Cup: inserita nel girone B (con Tahiti e Nigeria), la squadra di Tabarez esordirà il 16 giugno contro la Spagna. Prima ci saranno due appuntamenti, però: il 5 giugno a Montevideo amichevole con la Francia, l’11 sfida in casa del Venezuela per le qualificazioni mondiali. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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